L’altro ieri, in occasione dell’incidente di Fiumicino, ho ricordato che le fuoristrada tradizionali ormai sono accomunate alle Suv dall’opinione pubblica, ma sono diverse dal punto di vista della sicurezza: migliori per alcuni aspetti (pochi), peggiori per altri. Giusto ieri l’Euroncap ha annunciato i risultati dei suoi nuovi crash-test, confermando in buona parte quello che avevo scritto. Ma le sorprese non sono mancate. E riguardano, neanche a farlo apposta, proprio la fuoristrada coinvolta nell’incidente di Fiumicino.
Non basta: ci sono altre due sorprese. Clamorose, perché non sono buone e riguardano mostri sacri della sicurezza come Bmw e Renault…
Dal punto di vista della sicurezza attiva (dorti che servono per evitare gli incidenti), le fuoristrada sono più lente delle Suv moderne, il che da una parte rassicura ma dall’altra fa sì che freni e assetto siano carenti (anche perché studiati più per lo sterrato che per l’asfalto). Quanto a sicurezza passiva (protezione degli occupanti in caso d’incidente), si sa che i telai sono più robusti (per resistere alle sollecitazioni nella guida fuori strada), ma non per questo più sicuri: per proteggere gli occupanti conta di più la capacità di assorbire l’energia cinetica, che di solito fa a pugni con la robustezza in senso stretto. E infatti l’Euroncap (www.euroncap.com) ha bocciato sonoramente due delle tre pick up (fuoristrada col cassone dietro, che si è deciso di provare perché l’anno scorso le loro vendite in Europa sono molto aumentate): Isuzu D-Max Rodeo e Nissan Navara. Ma la terza ha sorpreso positivamente ed è proprio il modello coinvolto nell’incidente di Fiumicino: la Mitsubishi L 200.
Quest’auto ha sorpreso positivamente non solo per la protezione degli occupanti, ma anche per quella dei pedoni eventualmente investiti. Un aspetto in cui generalmente fuoristrada tradizionali e Suv moderne sono accomunate nella mediocrità.
E ora le sorprese negative: le nuove Bmw X3 e Renault Kangoo hanno preso "solo" quattro stelle in protezione degli occupanti adulti, invece delle cinque (il massimo dei voti) cui le rispettive marche ci hanno abituato. Il risultato della Kangoo è più spiegabile: è un veicolo comunque pensato soprattutto per il trasporto merci e quindi non ha gli airbag per la testa e ha un’ampia area "vuota" (che compromette il comportamento in caso d’urto) nel telaio sulla fiancata per lasciare spazio al grande e pratico portellone laterale. Quanto alla Bmw, le sole quattro stelle erano già a malapena accettabili nel caso della Serie 5 (progettata giusto all’inizio dell’epoca in cui tutti i nuovi modelli non piccoli prendevano cinque stelle), per cui ora – cinque anni dopo – deludono sulla X3. I problemi riscontrati sono stati rischi per femori e ginocchia nell’urto frontale e di sbalzamento dall’abitacolo (pur con cintura allacciata) nel test laterale. Problemi per nulla gravi, non legati alle qualità intrinseche della carrozzeria e forse anche assenti in prove condotte con criteri diversi da quelli Euroncap, ma chi compra Bmw probabilmente le cinque stelle se le aspetta e nemmeno si chiede se ci sono effettivamente…