Due mesi fa in Emilia-Romagna è stata annunciata un’iniziativa da tenere d’occhio: l’accordo tra Regione e autoscuole per migliorare la preparazione dei candidati alla patente, con lezioni specifiche (per esempio, di guida nella nebbia o in altre condizioni pericolose). Pochi giorni fa, è stata la volta della Lombardia, che mette in campo anche lezioni di guida sicura sulla pista di Quattroruote, oltre alla concertazione con l’Unasca (l’associazione di autoscuole più importante). Potranno essere banali trovate per far solo vedere che si fa qualcosa o il primo tentativo serio di migliorare le cose. Certo è che si dimostra ancora una volta l’inadeguatezza dei programmi standard, stabiliti dal ministero considerando le direttive europee e considerando le carenze della Motorizzazione. E non è bello sapere che solo in due regioni si cerca di organizzarsi “in grande” per superarle.
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