Il convegno dell’altro ieri (si veda il post di oggi stesso nella sezione “Velocità”) mi ha fatto tornare dopo anni sulla superstrada Taranto-Grottaglie. Già da molto tempo la sua costruzione ormai trentennale denunciava tutti i suoi limiti (carreggiate strette, in una zona piatta dove si corre come in autostrada), cui si aggiungeva l’usura. Ora almeno l’asfalto è stato rifatto, ma ha creato un altro problema: il nuovo manto, posato sul precedente, ha alzato il livello della carreggiata, rendendo basso il guard rail. Questo succede ogni volta che si riasfalta, ma evidentemente sulla Taranto-Grottaglie ormai le riasfaltature sono state troppe per mantenere lo stesso guard rail. A volte, anche in autostrada, il problema veniva risolto semplicemente “dissotterrando” parte del guard rail (ve ne accorgete dai paletti, che nella parte più vicina al terreno non hanno il colorito marrone-ruggine ma il grigio del metallo nudo), che così praticamente poggia sul nulla e diventa inutile. Diamo atto all’Anas di non averlo fatto fare in questo caso, ma barriere nuove a questo punto sono indispensabili (soldi permettendo).
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