Da una parte ci sono le statistiche positive: -15% di morti e -10% di incidenti nei weekend. Dall’altra ci sono i filmati girati di nascosto dai giornalisti di “Telecamere”, che dimostrano come il divieto di vendere alcolici nei locali d’intrattenimento dopo le due di notte sia facilmente aggirabile. Che cosa dobbiamo pensare della stretta su alcol e droga introdotta dal decreto Bianchi? Premesso che una seria valutazione richiede un periodo di osservazione ben superiore rispetto ai 13 fine settimana finora trascorsi dall’entrata in vigore delle nuove misure, è probabile che gli effetti siano stati positivi. Ma non tanto per l’efficacia delle norme (scritte talmente male che già nelle settimane scorse in Parlamento e al ministero dei Trasporti c’era chi era impegnato a riscriverle…), quanto per l’aumento dei controlli.
Infatti, nonostante negli ultimi tre mesi la Polizia stradale abbia potuto schierare circa 1.500 pattuglie in meno rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso, i guidatori colti con un tasso alcolemico superiore al consentito sono saliti da 7mila a 8.400. Incrementi analoghi per la droga, più difficile da colpire (i controlli sono più laboriosi): da 460 a 700. Questo indica che è salita l’attenzione dedicata ad alcol e droga e la diminuzione di incidenti e vittime sembra essere legata almeno in parte a questo (e alle campagne di stampa). Ma probabilmente ciò è avvenuto a scapito di altri controlli, tanto che rispetto al corrispondente periodo del 2006 il totale delle infrazioni accertate è calato da 628.500 a 610.000 circa. Insomma, la coperta è corta. Vedremo se la Finanziaria – una volta approvata e attuata – porterà effettivamente più agenti sulle strade, come promesso alla sua presentazione.