Le proteste dei cittadini per il giallo dei semafori che durerebbe troppo poco non hanno solo portato all’apertura di inchieste giudiziarie come quella di Milano di cui si è saputo oggi (si veda il post precedente): hanno anche indotto molti Comuni ad allungare i tempi del giallo. Coda di paglia o semplice cautela per non dare adito a ulteriori proteste? Occorrerebbe vedere caso per caso. Quello che è certo è che su alcuni impianti ora il giallo dura decisamente troppo. E la gente prima o poi tornerà a passare col rosso. Lo insegna anche il caso dei semafori pedonali di Roma, che ormai è vicino a compiere dieci anni.
In sostanza, ora si vedono anche gialli che durano persino sette secondi in normalissimi incroci dove ne basterebbero quattro. Inoltre, pur senza arrivare a questi picchi, ci sono durate che comunque lasciano perplesso chiunque fosse già passato anche prima dell’allungamento del giallo: a me, per esempio, è capitato a Marina di Ginosa (Taranto). Bene, temo che i guidatori – dopo un primo periodo di sconcerto – comincino a regolarsi in base ai nuovi tempi: sapendo di poter contare su un giallo “lungo” potrebbero essere indotti ad accelerare anche quando lo vedono scattare a oltre cento metri di distanza. Infatti, già a 50 all’ora costanti in sette secondi si percorrono 97,2 metri, per cui potendo accelerare si riesce anche a “fare meglio”. Siamo sicuri che un veicolo che tira un’accelerata di cento metri e più avvicinandosi a un incrocio in piena città non crei meno pericoli di uno che “inchioda” alla vista del giallo quando è a pochi metri dall’incrocio stesso? Alcuni giustificano l’allungamento del giallo proprio con queste “inchiodate” (anche se si sa che tra le motivazioni ci sono soprattutto le proteste dei multati), ma secondo me i gialli allungati rischiano di creare almeno altrettanti problemi di sicurezza.
Senza contare l’effetto-Roma: più o meno dai tempi del Giubileo, molti semafori della Capitale hanno un verde brevissimo per i pedoni, subito “soppiantato” da un giallo lunghissimo. Così molti pedoni arrivano al semaforo quando è già giallo e non riescono a capire per quanto altro tempo durerà. All’inizio, ciò li induceva a non attraversare. Ora che quasi tutti conoscono queste particolarità, non hanno remore ad attraversare col giallo. Ma rischiano di farlo anche quando sta davvero per scattare il rosso. Non è facile che ciò si ripeta nella stesse misura anche per i veicoli: per loro il giallo – pur allungato – resta comunque più corto e generalmente i loro conducenti hanno maggiore visibilità rispetto ai pedoni, per cui riescono quasi sempre a rendersi conto se il giallo è scattato oppure no. Però qualcuno potrebbe restare lo stesso disorientato e passare proprio mentre scatta il rosso.