Decreto Bianchi / Il Senato lo lascerà decadere, ma non sarà caos

Alla fine, sembra che il decreto Bianchi farà meno danni del temuto. E’ confermato che verra lasciato decadere, ma i suoi effetti dovrebbero essere salvati, eliminando o comunque attenuando la confusione che di solito è causata dalla decadenza di un decreto legge (i cui effetti si annullano come se la norma non fosse mai esistita, ma nella pratica poi ce ne sono sempre alcuni che sono incancellabili perché hanno prodotto situazioni ormai definitive).

Il “salvataggio” del decreto è stato inserito nel pacchetto Bianchi, il disegno di legge sulla sicurezza stradale che – dopo essersi arenato a inizio estate – sta accelerando in questi giorni in Senato e quindi dovrebbe essere approvato ed entrare in vigore a inizio ottobre, contemporaneamente alla decadenza del decreto.

Almeno, questo è l’accordo che è stato raggiunto a livello politico. Sancito da due emendamenti approvati dalla commissione Lavori pubblici del Senato: uno che fa salvi gli effetti del decreto e un altro che stabilisce l’entrata in vigore del pacchetto il giorno stesso della sua pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale”. Ora occorrerà vedere se l’Aula del Senato confermerà il testo licenziato in commissione (cosa che per prassi accade quasi sempre) e se la Camera rispetterà l’accordi “blindando” il testo del pacchetto Bianchi nel passaggio a Montecitorio, che dovrà essere completato entro fine mese senza apportare modifiche. Pena l’obbligo di un ulteriore ritorno in Senato, che renderebbe impossibile rispettare l’appuntamento di inizio ottobre con la “Gazzetta Ufficiale”, creando buchi nel decreto. Tutto dovrebbe andare liscio, ma l’esperienza insegna che col nostro Parlamento non si sa mai: nell’autunno del 2005, per esempio, lasciò decadere all’ultimo momento il decreto “salvapunti” (che di fatto – a furia di emendamenti – si era trasformato in una miniriforma del Codice della strada), per mancanza del numero legale.

  • Antonio |

    Come sempre in Italia si danno colpi di frusta , a ventaglio ,senza considerare i casi specifici, ponendo sullo stesso piano persone di calibro diverso.
    Tra l’altro anche in questo caso esistono i famosi "due pesi e due misure"

  • Giovanni Fontana |

    Pochi commenti.
    Tutto come previsto.
    Tanto fumo, niente arrosto… anzi molti arrosti!
    Prima Repubblica!
    Ma mi levo tanto di cappello a chi faceva politica proiettato verso il futuro.
    Destra e sinistra: molto simili.
    Tutti cercano il consenso immediato del’elettorato e l’elettorato che non è stupido, si allontana dalla politica e quindi anche dal futuro del Paese.
    Intanto i morti ammazzati sulle strade continuano ad esserci, mentre dalle aule del Palazzo si perde un sacco di tempo, inventando ciò che non sarà mai attuato ma che agli occhi dell’opinione pubblica può sembrare un risultato.

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