Il Ferragosto del ministro Amato e quello degli agenti: mancano i kit antidroga

Per i cittadini, tutto si è esaurito in pochi secondi. Quelli nei quali telegiornali e giornali radio – dando conto della tradizionale conferenza stampa di Ferragosto al Viminale – hanno fatto sentire la battuta del ministro Amato sugli incidenti stradali: “La tv fa vedere solo le immagini degli incidenti e non quelle dei controlli, che impediscono che tanti altri incidenti avvengano”. Tra gli addetti ai lavori, invece, si è aperta una discussione sulle carenze dei controlli, che invece secondo alcuni si vedono più al telegiornale che su strada: il ministro sembra essere stato un po’ ottimista.
Certo, le statistiche sembrano essere dalla sua parte. Per esempio, i controlli antidroga quest’anno sono aumentati, portando a scoprire nel periodo 1° gennaio-31 luglio 1.410 conducenti drogati, contro i 1.136 dello scorso anno. Ma Amato non racconta quello che sta succedendo in alcuni reparti della Polizia stradale: l’aumento dei controlli ha fatto esaurire i kit “usa e getta” per raccogliere i campioni necessari ai test antidroga e le scorte non sono state reintegrate. Anche perché ogni kit costa 17 euro, da aggiungere ai 3.300 dell’apparecchio che analizza i campioni.

Così resta solo la possibilità di portare i guidatori sospetti a fare le analisi in ospedale. Qualcuno si sta anche dando da fare per organizzare pattuglie miste con i medici degli ospedali, in modo da condurre lo stesso i test. Ma dagli ospedali talvolta arriva questa risposta: “Non abbiamo i medici da schierare al Pronto soccorso, figuriamoci se possiamo mandarne alcuni su strada”. Tanto più a Ferragosto…