Stamattina sul Sole-24 Orte ho dato notizia della proposta di Fondazione Ania e Ancma di rendere obbligatorio anche l’esame di guida per chi vuole conseguire il patentino per ciclomotori. Dati i precedenti, la notizia è positiva: soltanto fino a tre anni fa, chi voleva condurre questi veicoli doveva solo aver superato i 14 anni e non necessitava di alcuna licenza di guida. E non risulta che i costruttori, riuniti proprio nell’Ancma, avessero fatto i salti di gioia due anni fa, quando l’obbligo di patentino fu esteso ai maggiorenni. Quindi, ora anche i produttori scendono in campo per fare in modo che i guidatori siano più preparati.
L’iniziativa ha non poche possibilità di successo: ultimamente in Italia c’è un clima favorevole (anche a costo di arrivare all’ipocrisia)verso tutte le norme che vanno verso un inasprimento in cambio di sicurezza (vera o presunta) e la prossima direttiva Ue sulla materia aiuterà, perché prevede esplicitamente che gli Stati membri possano istituire una prova pratica. Ma occorrerà vedere a carico di chi saranno i costi della prova e questo potrebbe ostacolare il provvedimento.
Infatti, verosimilmente si tratterà di effettuare sedute di preparazione alla guida e un test simile a quello già in vigore per le moto: non su strada, ma su piazzali della Motorizzazione. Vero che ci sarebbero economie di scala proprio con le moto, ma si tratta comunque di un adempimento in più. Oggi che per ottenere il patentino bastano un corso e un esame teorici, i costi sono ridotti e quindi si riesce ad assicurarne la gratuità per i ragazzi che si preparino nella scuola che normalmente frequentano (di fatto, la preparazione al patentino è quasi diventata materia di studio scolastico). Ma che cosa succederebbe aggiungendo i costi della pratica? Si riuscirebbe a metterli a carico della collettività come quelli di teoria?
L’alternativa è addossarli alle famiglie. Ma di recente, in occasione di altre possibili novità legate proprio ai motorini (come il nuovo sistema di targatura) che comportavano costi supplementari (sia pure ridotti) per le famiglie, sono stati sollevati dubbi e si è preferito soprassedere. Non stupirebbe se accadesse anche nel caso degli esami di guida per i motorini.