C’era proprio bisogno di un disegno di legge sui bimbi in moto?

Sarà che a luglio comincia a essere difficile “riempire” giornali e telegiornali, sarà che è un’iniziativa di un centinaio di senatori, ognuno dei quali ha almeno una persona che cura i rapporti con la stampa. Sta di fatto che la presentazione del disegno di legge che vorrebbe introdurre un giro di vite sul trasporto di bambini su ciclomotori e moto ha avuto una vasta eco. Probabilmente esagerata: i disegni di legge presentati sono migliaia per ogni legislatura e solo pochi arrivano poi davvero in porto. Inoltre, le norme proposte sembrano poco applicabili.

Il punto fondamentale è il limite di velocità: se il disegno di legge venisse approvato, chi trasporta bambini su veicoli a motore a due ruote non potrebbe superare i 60 orari. Ma chi può controllare? Non è possibile regolare tutti i rilevatori di velocità sui 65 orari (considerando la tolleranza dovuta per legge) solo per applicare questo limite: significherebbe scattare milioni di fotografie ad auto e mezzi pesanti che vanno legittimamente più veloci. Dunque, milioni di fotogrammi da cestinare e ore perse negli uffici a fare la cernita delle immagini.
Il disegno di legge, inoltre, consentirebbe ai bambini di viaggiare solo su seggiolini appositamente omologati, che in Italia al momento non esistono.
Infine, il testo esclude che i bimbi possano essere trasportati da persone diverse dai genitori. E gli orfani? E i figli dei disabili? Comunque, questo sembra essere il problema minore, risolvibile con un semplice emendamento.
In ogni caso, il disegno di legge sembra avere un sapore “estivo”. Sia perché l’estate è la stagione giusta per attirare l’attenzione dei giornali sia perché i bambini che viaggiano in moto d’inverno non sono poi tanti. E allora sarebbe meglio concentrare le energie sull’applicazione delle leggi che esistono già. Innanzitutto multando a tappeto i genitori che continuano a trasportare i propri figli in braccio, tenendoli a pochi centimetri da airbag che potrebbero scoppiare anche per un guasto o una buca presa male. Volete vedere che effetto fa un airbag “sparato” da pochi centimetri? Guardate i filmati allegati al post “Dedicato a chi talvolta dimentica di allacciare la cintura”, del 9 giugno.