Cercateli altrove: i soliti decaloghi per affrontare l’esodo estivo sono già su tanti, forse troppi siti (qualcosa di originale si trova comunque su www.vacanzecoifiocchi.it, del Centro Antartide di Bologna). Quelli che voglio darvi io sono i consigli ai quali nessuno pensa, anche se riguardano proprio come evitare incidenti durante le vacanze al volante. Dalla corsia da scegliere in autostrada a come entrare o uscire dal parcheggio dell’albergo.
1. Sulle autostrade e su tutte le altre strade con più di una corsia per senso di marcia, scegliete quella più esterna alla curva che state percorrendo. Certo, è un’infrazione: il Codice della strada impone di stare sulla corsia libera più a destra. Ma, se il traffico lo permette (controllate bene i retrovisori!), aumenta la sicurezza. Innanzitutto perché vi costringe ad andare più piano (avrete la sensazione di dover percorrere la traiettoria più difficile). E poi perché dall’esterno riuscirete a vedere una parte di curva un po’ maggiore rispetto all’interno. Insomma, un buon modo per ridurre le conseguenze negative del progresso delle auto: con le gomme e le sospensioni attuali, le velocità in curva sono cresciute, mentre la visibilità è rimasta uguale (le strade sono sempre le stesse), tanto che il vero limite oggi è spesso dettato dalla visuale e non dall’aderenza.
2. A maggior ragione, non tagliate le curve cambiando corsia o -peggio- invadendo quella d’emergenza (dove potrebbe esserci sempre qualcuno fermo). Tagliare le curve, oltre a essere vietato, fa sentire piloti di formula uno, ma fa aumentare inconsapevolmente la velocità anche a chi non ha particolari velleità corsaiole. In ogni caso, è bene stare prudenti: ben pochi sanno come un pilota taglierebbe quelle stesse curve (se fosse in pista) e comunque la maggior velocità è pericolosissima soprattutto durante le vacanze. Infatti, si viaggia a pieno carico, ma l’elevata tenuta di strada delle auto di oggi ce lo fa dimenticare; ce ne ricordiamo se dobbiamo fare una manovra brusca, quando entra in gioco la stabilità dell’auto (che peraltro non sempre è alta quanto la tenuta). Ma a quel punto è troppo tardi.
3. Se dovete fermarvi, evitate la corsia d’emergenza: nella maggior parte dei casi, è possibile ancora percorrere quelle poche centinaia di metri sufficienti a raggiungere almeno una piazzola di sosta. Se potete, evitate anche le piazzole: frenate brusche per “centrarle” e accelerazioni a razzo per reimmettersi nel traffico; inoltre, potreste di essere travolti da qualcuno che sbandi (evento non così raro).
4. In caso di coda, fermatevi vicino al margime sinistro della vostra corsia: darete più spazio al transito di mezzi di soccorso o di servizio. Il Codice della strada lo impone solo a chi si trova sulla corsia attigua a quella di emergenza, ma è opportuno farlo su tutta la carreggiata: lo spazio non basta mai.
5. Se la coda si protrae, fate di tutto per non scendere dall’auto: a parte il rischio di essere investiti da un veicolo che piombasse sulla fila ferma (non è raro), c’è il fatto che spesso la colonna riprende a marciare improvvisamente, quando siete lontani dalla vostra auto. A quel punto, gli altri conducenti badano solo a rimettersi in movimento per guadagnareil tempo perduto e voi rischiate di essere investiti o di trovarvi l’auto tamponata.
6. Imparate a stare lontani dal veicolo che vi precede. Non solo per una “banale” questione di distanza di sicurezza, ma anche perché altrimenti dovrete frenare a ogni suo rallentamento; ciò è alla base di buona parte delle code quando il traffico è molto intenso.
7. In vacanza capita spesso di viaggiare sulle strade e stradine delle zone turistiche, che sono bellissime ma spesso percorse da utenti locali “poco compatibili” con la presenza di voi turisti “invasori” e con la sicurezza. Per esempio, ci possono essere trattori agricoli che trainano anche due o più rimorchi, fino a costituire veri e propri treni, sulla cui capacità di frenare è bene non contare…
8. Le strade delle zone turistiche sono piene di accessi (viottoli, cancelli di proprietà laterali eccetera). Che sono sempre troppi: il Codice della strada imponeva di eliminarli, ma poi ci si accorse che sarebbe stato impossitile e di fatto ci si è arresi. In alcune zone, si è cercato di ovviare con la segnaletica: cartelli di curva pericolosa o di pericolo generico integrati da pannelli che a prima vista sembrano i fregi dipinti sul viso degli indiani del West e invece sono una sorta di cartina che indica quantità e posizione dei prossimi accessi. Fatene tesoro. E, soprattutto, entrate nell’ordine di idee che spesso gli accessi (magari anche nascosti da bei muretti a secco) ci sono anche se mancano questi cartelli. Quindi, niente corse!
9. Prima o poi capiterà anche a voi di infilarvi in un accesso a rischio: alberghi, ristoranti e altre strutture sono spesso in posizioni “scomode” o pericolose. Allora innanzitutto capirete perché bisogna rallentare in tratti del genere: per dare l’opportunità a chi deve entrare o uscire dall’accesso di fare tutte le manovre necessarie (frenate, accelerazioni, sterzate) con un minimo di sicurezza. Poi, tenete sempre la destra: spesso si entra passa direttamente dalla strada a cortili piccoli e affollati, dove per evitare le collisioni è necessario che ognuno stia “al suo posto”. E dove, se non è possibile evitare l’urto, è occorre dimostrare che si era in posizione corretta, per ottenere ragione dall’assicurazione.
10. Molte strade delle zone turistiche d’estate si trasformano in parcheggi: mentre guidate, arrivate vicino a una spiaggia e all’improvviso si materializzano altre auto lasciate praticamente sulla corsia di marcia, da cui magari escono anche bambini in piena corsa. Di solito qui le Polizie municipali intervengono solo per fare multe per divieto di sosta, utili alle casse comunali: niente rimozioni né prevenzione. Quindi il pericolo resta e l’unico rimedio è la prudenza. Quella vostra.