Se ci penso, mi fa tristezza ancora adesso. Quest’inverno mi sono dovuto occupare del caso di un motociclista di 22 anni morto nel ’96 schiacciato da una macchina agricola dopo una banale caduta. Se quel ragazzo non c’è più e la sua famiglia continua a piangerlo, è colpa di cinque centimetri: la ruota del trattore gli schiacciò il casco e la testa, fermandocisi su e senza passare oltre. Questo significa che ormai il mezzo agricolo era quasi riuscito a fermarsi. Se il suo spazio di frenata fosse stato più corto anche di soli cinque centimetri, il ragazzo non si sarebbe fatto nulla. Forse ce l’avrebbe fatta, se il proprietario non avesse apportato modifiche che hanno aumentato il peso e diminuito l’efficienza frenante. So già che molti mi diranno che questo non c’entra col tuning, come invece prometto nel titolo di questo post. Aggiungeranno che ho scelto un caso particolarmente sfortunato e riferito a una macchina agricola manomessa dentro un’aia, mentre il tuning, se fatto bene, ha tra gli scopi anche il potenziamento dei freni e il miglioramento della stabilità. Per carità, è stato vero per anni e spesso continua a esserlo ora. Ma più si va avanti con la tecnologia più si rischia di modificare l’auto in modo da creare pericolo.
Infatti, oggi molti impianti frenanti hanno una parte elettronica sempre più sofisticata (l’Abs è il meno, ci sono ulteriori dispositivi che consentono di ripartire la frenata tra le varie ruote secondo l’aderenza e sospensioni ad assetto variabile dal conducente durante la marcia). La taratura di questa parte elettronica viene fissata dal costruttore dell’auto sulla base dei risultati di lunghi collaudi. Certo, a volte anche le case montano dispositivi ancora inaffidabili e/o sbagliano le tarature. Potete aggiungere che alcuni maghi del tuning hanno fior di esperienza anche sull’elettronica. Ma –lo dico ancora una volta- oggi si vorrebbe consentire di elaborare le vetture praticamente a tutte le officine, senza essere assolutamente certi delle loro capacità. Di questo io mi preoccupo soprattutto.