Contrordine: sulla Bari-Brindisi continua a vigere il limite di 90 all’ora. Non lo riferisco perché nel frattempo è arrivata la smentita alla notizia che ho dato l’altro giorno (si veda il post del 18 maggio), ma perché ci sono stato e ho controllato di persona. Così la smentita posso darla io: al comunicato stampa, ripreso dai giornali locali, che annunciava i 110 a partire dal 16 maggio. Chiunque percorra quella superstrada può notare che i cartelli che indicano la classificazione di strada extraurbana principale sono ancora coperti alla bell’e meglio. Ma, soprattutto, si accorgerà che i problemi che segnalavo nel post del 18 maggio sono ancora irrisolti; è probabile che siano proprio questi problemi a impedire il decollo dei 110 orari.
E allora perché annunciarli? Mistero: non credo che i tecnici dell’Anas siano così sprovveduti da dare per fatta una cosa impossibile, per cui devono esserci altri motivi “esterni”. Quel che è certo è che non vorrei essere nei panni degli agenti che vigilano su quella strada: è vero che giuridicamente fa fede la segnaletica (che, pur confusa, non lascia troppi dubbi), ma è anche vero che in Italia si è anche “legiferato” con comunicati stampa (accadde, per esempio, nel 2001, con l’istituzione della “tassa sulla rimorchiabilità” al posto del bollo per i rimorchi). Così non mi stupirei se gli agenti risolvessero il problema chiudendo un occhio.