I giornali di ieri ci informavano che la droga dilaga: nemmeno l’ultimo rapporto del ministero dell’Interno parla di riduzione dei consumi. E si conferma l’ascesa della cocaina, che ormai è diventata una droga di massa anche se non si vede, perché chi la assume non sembra un tossicodipendente. Quello che sui giornali si vede più raramente è un interrogativo inquietante: come si comportano al volante queste persone apparentemente normali? Male: secondo i casi, le droghe rallentano i riflessi, alterano le percezioni, fanno sottovalutare i rischi eccetera.
La cosa peggiore è che, come fu denunciato anni fa, la cocaina possono prenderla anche camionisti apparentemente normali. Non per sballarsi, ma per sentire meno la fatica di un lavoro in cui la pressione sempre crescente su costi e tempi di consegna impone loro ritmi assurdi (e fuori da tutte le numerose leggi che li regolano). Alla luce di questo, sembra beffardo il titolo di prima pagina (“Autotrasporto più sicuro”) con cui l’altro ieri un quotidiano “salutava” l’entrata a regime delle nuove norme sulla formazione dei conducenti.
Conclusione: non si sa mai chi si può avere vicino. Motivo in più per abbondare con la distanza di sicurezza (cosa che fa automaticamente abbassare la velocità).