Bianchi s’impegna sulla segnaletica, ma non illudiamoci

Devo parzialmente rettificare le critiche che ho rivolto l’altro ieri al ministro dei Trasporti sulla sua inerzia riguardo alla segnaletica: il ministro, dopo essersi tenuto nel cassetto per un anno una direttiva sulla materia, sabato ha finalmente spiegato alla stampa che cosa intende fare per risolverne i problemi. Certo, sono solo dichiarazioni, ma rispetto ad altre esternazioni precedenti mi è sembrato che Bianchi avesse più chiari in mente i veri problemi della sicurezza stradale (per esempio, ha correttamente detto che ci vogliono sia i controlli automatici sia gli agenti in carne e ossa, perché gli uni arrivano dove gli altri difettano). Resta da vedere se quello che Bianchi ha giustamente definito “un lavoro immane” per aggiustare la segnaletica verrà davvero svolto fino in fondo.
Su questo, ognuno è libero di nutrire dubbi. Ma io voglio andare oltre: questo lavoro potrà anche essere completato, ma nessuno deve illudersi che faccia piazza pulita di tutti quei cartelli che i conducenti ritengono vessatori. Mi spiega meglio: Bianchi ha detto che farà togliere i limiti di velocità troppo bassi che abbondano sulle nostre strade, ma dovrà rassegnarsi a lasciarne molti, perché in Italia la qualità delle strade e il proliferare di costruzioni non consentono altro.
Facciamo solo due esempi concreti, uno per il Nord e uno per il Sud. Anni fa, ricevetti nel giro di pochi giorni due lamentele di lettori multati per aver superato i 60 orari a Cismon del Grappa, su una parte a carreggiata doppia dell’itinerario Trento-Vicenza. Dai fotogrammi scattati dall’Autovelox ebbi conferma che quel limite di velocità sembrava assurdo e così telefonai al reparto della Polizia stradale competente su quel tratto per chiedere spiegazioni, pronto ad addebitare loro un eccesso di zelo. Mi spiegarono cortesemente che, subito dopo la curva che s’intravedeva nella foto, la strada diventava a carreggiata unica e, per giunta, proprio lì c’era un locale dove molti camionisti si fermavano, per cui non era raro trovarsi il cammino sbarrato da un tir lentissimo appena ripartito. Mi ricredetti subito e scrissi ai lettori spiegando ciò che percorrendo quella strada non avevano capito. Mi rimase solo una riserva sul fatto che il cartello dei 60 fosse stato piazzato troppo in anticipo rispetto al punto pericoloso, ma questo è il meno e comunque spesso è…colpa della Formula Uno (ve lo spiego nel prossimo post).
Secondo esempio. Le splendide spiagge calabresi di Tropea e dintorni sono lontane dall’autostrada. Una trentina d’anni fa si cercò di risolvere il problema costruendo una strada (a carreggiata unica, ma più larga di una consolare) a monte della litoranea, per non far passare il traffico in mezzo ai paesini della costa. Se la percorrete adesso, scoprite che in molti tratti è diventata anch’essa una strada urbana. E a Briatico, in uno dei palazzi spuntati sul suo ciglio, c’è persino la caserma dei Carabinieri. Mi auguro che tutte queste costruzioni siano regolari o quantomeno siano state sanate con qualche condono. Ma per i guidatori la sostanza non cambia: limite a 50 all’ora. Salvo che Bianchi non voglia abbattere mezza Briatico.

  • Rib |

    Appunto, nelle scuole guida nessuno insegna cos’è una traiettoria in curva, come si affronta appunto una curva con corretta impostazione di guida, tecniche di frenata, scalata e impostazione delle traiettorie per una efficace e sicura conduzione delle curve… La maggior parte degli incidenti gravi avvengono per sbandate in curva appunto perchè i guidatori non sanno impostare le curve, non sanno cos’è una traiettoria. L’unico modo ad oggi per imparare a guidare bene e in sicurezza è o seguire un corso di guida sicura o allenarsi alle simulazioni di guida al computer, quelle serie naturalmente, come per es. r-factor ( http://www.rfactorcentral.c… ). Gli insegnamenti nelle scuole guida sono ridicoli, perchè non le si dota di simulatori al computer di guida cosicchè si possano simulare tutte le varie situazioni tipo le traiettorie in curva o le varie situazioni di pericolo?
    [risponde Maurizio Caprino] Questo è uno degli altri punti cruciali della sicurezza stradale. Non sarà facile trovare una soluzione, perché fare corsi seri costa e i clienti vogliono spendere il meno possibile. Ne riparleremo presto.

  • Antonio |

    Il ministro Bianchi sta approvando un pacchetto di nuove norme e cambiamenti sul codice della strada.. ho letto di punti non piu restituiti. patente ritirata per eccesso di velocità.. Ma ci siamo mai fermati a pensare cosa è veramente saggio fare? e quale è veramente il problema?. non serve togliere punti o ritirare la patente, perchè ormai è tardi.. il vero rimedio sono esami di guida pratica piu severi.. sento di persone che hanno la patente e tutt’ora non sanno la differenza tra accelleratore e freno.. mi chiedo a cosa servono i punti per chi si è visto REGALARE la patente in questo modo? Non bisogna fermarsi e dare la colpa alla velocità elevata o ai pochi controlli, bisognerebbe controllare a chi viene data la patente, assicurarsi le vere capacità di guida…

    [risponde Maurizio Caprino] Attenzione: nel Pacchetto Bianchi non si parla di bloccare la restituzione dei punti e il ritiro della patente per eccesso di velocità c’è già adesso, per chi supera il limite di oltre 40 orari. Comunque è vero che il problema principale è l’impreparazione dei conducenti. E per impreparazione non intendo solo il non saper padroneggiare il veicolo, ma anche il non saper valutare le reali condizioni di pericolo (si veda il post del 25 marzo "Ma i limiti vanno rispettati? Nel dubbio, sì").

  • milanostrade |

    Per quanto riguarda la situazione di Milano l’ho ampiamento esposto a questo link http://www.milanostrade.com… . Comunque sia preferirei restare anonimo, sono solo un’automobilista che percorre tutti i giorni quelle strade e che naturalmente ha notato che qualcosa nella viabilità milanese non quadra e che si è stufato di fare ore in coda per l’incopetenza o la malafede di chi gestisce il traffico. Comunque sia nonostante le segnalazioni continue all’assessorato al traffico ad oggi nessuno è intervenuto per migliorare la situazione di quelle strade che presentano la completa assenza della segnaletica orizzontale, da vedere questo caso dove basta solo un pò di vernice (naturalmente anti-scivolo per i motociclisti e non quella più economica) e di buona volontà: http://www.milanostrade.com… . Le corsie non vengono ripspettate a volte o perchè sono corsie anormali, cioè corsie giganti, così succede che su due corsie giganti poi gli automobilisti si incolonnino su tre (vedi viale Forlanini), quando in molti casi bastava fare tre corsie normali, in altri casi non vengono rispettate perchè sono tracciati solo 5 metri prima del semaforo cosicchè gli automobilisti non hanno il tempo di incolonnarsi decentemente, le corsie come è in tutte le città europee, devono essere tracciate su tutta la strada e non solo gli ultimi 5 metri e non larghe 4 metri ma tra i 2,60 e i 3 metri. Dove sono tracciate lungo tutta la strada, vedi via Novara o viale Scarampo queste vengono perfettamente rispettate. Comunque sia ho ormai maturato la convinzione che a Milano ma penso in tutte le città italiane la viabilità è progettata apposta male e non rispettando il codice della strada cosa che causa un’incidentalità frequente, tutto questo per aumentare il consumo di carburante e l’usura delle automobili e dei pneumatici e in genere di tutta la componentistica, così da far felice lo stato con l’accise sui carburanti e tutta l’iva che grava sulle automobili (nel 2005 ha incassato più di 76 miliardi di euro), le società petrolifere, le aziende automobilistiche e quelle di pneumatici e componentistica, gli istituiti bancari e finanziari che posseggono le azioni di queste società, dulcis in fundo i media e la stampa dove i principali inserzionisti pubblicitari sono appunto queste aziende (basta aprire un giornale per notare che chi compra intere pagine di pubblicità o sono aziende automobilistiche o petrolifere, devo dire che il sole24ore è l’unico che ha fatto delle inchieste serie su come il traffico sia un grande business per quelle lobby, tutti gli altri giornali come il corriere o repubblica scrivono sistematicamente articoli demagogici sul traffico e l’inquinamento per coprire appunto queste lobby e non evidenziare come il problema principale sia la viabilità inadeguata) ecc.ecc. E’ arrivato il momento che la gente sappia che per esempio gli assessorati al traffico sono in mano a queste potenti lobbie che non hanno alcuna intenzione di migliorare l’esistente ma anzi di peggiorarlo allargando a dismisura i marciapiedi, restringendo le carreggiate, non tracciando la segnaletica orizzontale per impedire che il traffico sia fluido e ordinato, realizzando inutili piste ciclabili.Così il consumo di crburante e l’usura dell’auto ecc. ecc. e tutto questo perchè gli ingorghi stradali sono un grande affare per queste lobby perchè gli automobilisti consumano più carburante e usurano di più l’auto.

    [risponde Maurizio Caprino] Attenzione! Le lobby temono la congestione quanto noi utenti della strada: se il traffico diventa impossibile, la gente si disamora rispetto all’auto, quindi non compra né vetture né carburanti né giornali specializzati!!! Nemmeno le assicurazioni hanno interesse a creare traffico artificiosamente: le province dove le polizze costano meno sono quelle con le strade più libere, perché qui le compagnie spendono meno in risarcimenti (ci sono meno incidenti, anche se spesso sono più gravi, a causa delle maggiori velocità raggiungibili a strada libera).
    Quanto alle strisce, occorre vedere se certe scelte apparentemente assurde siano state fatte perché erano l’unico modo per rispettare il Codice della strada, che impone una larghezza minima di 2,5 metri a corsia. A Milano negli ultimi anni, semai, sono successe alcune stranezze sui limiti di velocità. Ne parleremo presto.

  • www.milanostrade.com |

    Lei ha citato il problema della segnaletica verticale, ma che dire della segnaletica orizzontale praticamente assente nelle nostre città, situazione che rende il traffico diseconomico, pericoloso e caotico, tanto che molte strade di Milano non sono in regola con il codice della strada: http://www.milanostrade.com

    [risponde Maurizio Caprino] Io mi riferivo comunque a tutta la segnaletica e riguardo a quella orizzontale posso aggiungere due cose:
    1. spesso in città anche quando c’è è ampiamente violata;
    2. fuori città stanno proliferando le strisce continue anche a sproposito, tanto che alla fine resteranno in pochi a rispettarle.
    Riguardo a Milano, mi piacerebbe che siate voi a lanciare il tema in modo più dettagliato: vi "ospito" volentieri.

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