Questo weekend la sicurezza stradale si giocherà sul filo delle bevande. Stamattina le organizzazioni dei gestori di discoteche hanno firmato un codice etico che le impegna col Governo a individuare tra i loro clienti quelli che guideranno dopo l’uscita dal locale, in modo da non servire loro alcolici; inoltre Autogrill si è impegnata a non vendere più superalcolici in autostrada e continua la distribuzione gratuita di “palloncini” per test antialcol, in modo che ognuno possa valutare se è in condizione di guidare (pur con l’approssimazione che per questi strumenti è inevitabile). Da stanotte, invece, la stessa Autogrill – assieme a Camst, D’Ambrosio, FiniFast, Miramare, Moto, My Chef, On The Run, Cafè, Ristop e Sarni – riprendono l’iniziativa “Caffè gratis di notte in autostrada”, promossa fin dall’anno scorso da Autostrade per l’Italia (il più importante gestore nazionale): tutte le notti dei weekend fino al 1° luglio, da mezzanotte alle cinque, chi ordinerà un caffè nei locali ristoro delle 207 aree di servizio che aderiscono all’iniziativa non lo pagherà.
Che dire? Tutte iniziative lodevoli, certo. Ma è triste affidarsi ai codici etici quando appena cinque anni fa è stata fatta un’intera legge antialcol e meno di quattro anni fa il Codice della strada è stato inasprito nella parte relativa all’ebbrezza e alle droghe. Pensate: le norme in vigore sono talmente restrittive che persino le aziende dovrebbero vigilare affinché i loro operai che manovrano i muletti non bevano nemmeno una goccia di alcol a mensa. Ma senza controlli efficaci non si va da nessuna parte.
La soluzione probabilmente non sta nei codici etici: la cronaca insegna che, quando ci sono, vengono rispettati da pochi. Gli scandali sono stati trasversali: dai revisori dei conti ai medici. Passando per noi giornalisti.
Nel caso dei locali, qualche dubbio in più viene guardando il sito dell’Asaps, la vulcanica Associazione dei sostenitori e amici della Polizia stradale, che fa notare come stiano proliferando gli open bar: entri, e puoi bere tutto ciò che vuoi, tanto il prezzo è fisso. Come si concilia tutto ciò col codice etico siglato stamattina? Nel dubbio, l’Asaps ha aperto una sottoscrizione contro gli open bar. Per aderire, basta inviare una mail alla casella noopenbar@asaps.it.
Infine, una parola sul caffè. Aiuta a restare svegli alla guida, ma non fa miracoli: se siete molto stanchi, fermatevi a fare un pisolino. Basta anche una mezz’oretta.