Agevolazioni disabili – A 90 anni per Aci e Provincia deve pagare tutte le tasse sulla nuova auto

In un Paese dove i veicoli vanno venduti con firma autenticata e documenti registrati in due archivi, desta poco scalpore il fatto che questo formalismo non impedisca a poveracci qualsiasi di risultare intestatari (evidentemente fittizi) di centinaia se non migliaia di mezzi. Succede perché pochi si sono messi a fare controlli e a denunciare alle forze dell’ordine le situazioni sospette; gli altri si sono giustificati col fatto che non c’era una legge che li obbligava espressamente a fare tutto ciò (come se il principio generale di buon andamento della pubblica amministrazione non esistesse). Poi però capita pure che una disabile 90enne si veda revocare le agevolazioni fiscali su un’auto appena acquistata perché i benefici spettano solo su un veicolo e la sventurata per qualche giorno è risultata intestataria di due: in situazioni del genere, l’amministrazione (Provincia e Pra di Udine) diventano solerti e vanno persino oltre la legge.

Già, perché la legge (articolo 8 della 449/1997, la Finanziaria ’98) dice solo che il beneficio spetta solo per un veicolo. Quindi si riferisce chiaramente al possesso sostanziale, non alla situazione che risulta dal Pra (che fa fede fino a prova contraria). Tanto più che l’articolo 17 di quella stessa legge, recependo la giurisprudenza più autorevole oltre che i voleri dell’allora ministro Vincenzo Visco in rotta con l’Aci-Pra, introdusse per tutti il principio secondo cui ai fini del bollo auto si può dimostrare di non essere più proprietari di un mezzo semplicemente con “idonea documentazione”. Dunque, smentendo le risultanze del Pra.

Nel caso della signora di Udine, il vecchio veicolo era stato già venduto il giorno in cui è stato immatricolato il nuovo: l’atto di vendita dell’usato era stato già firmato debitamente, quindi il proprietario era già l’acquirente. Solo che la trascrizione al Pra era avvenuta qualche giorno dopo. E il Pra che cosa fa? Pur conoscendo benissimo la data di firma dell’atto, fa contare quella di trascrizione. Prassi consolidata, che crea bolli pazzi e disguidi.

Ora, troppa gente la trascrizione la omette, creando buchi negli archivi da cui nascono altri bolli pazzi, evasioni fiscali e quant’altro. Quindi più di una volta il Pra fa bene ad affermare il proprio ruolo. Ma che cosa c’entra la 90enne disabile di Udine?