I motori tedeschi? Evoluti, ma producono particolato anche a benzina. E l’Euro 6 li imbriglierà

Gli standard antinquinamento Euro 6 sono ormai alle porte: saranno obbligatori per le vetture di nuova omologazione dal prossimo autunno. Così si comincia a parlarne un po' più in dettaglio e qualcuno scopre con vera meraviglia che, sia pure solo dal 2017, impongono limiti alle emissioni di particolato anche ai motori a benzina, finora considerati esenti dal problema delle polveri sottili. Quindi, saliranno i costi industriali e, almeno in parte, i prezzi.

In realtà, studi tedeschi hanno dimostrato che il problema esiste davvero. Però è limitato fondamentalmente ai motori a iniezione diretta, su cui hanno puntato molto proprio i costruttori tedeschi (oltre ai giapponesi, che li hanno lanciati con i GDI Mitsubishi nel 1997). Per una volta, la superiorità tecnica dei tedeschi sembra ritorcersi contro loto stessi. E noi italiani possiamo rivalutare la scelta Fiat di aver preferito il Multiair, che dal punto di vista di prestazioni e consumi non ha sfondato come invece ci si attendeva alla vigilia.