Autosole – Svincolo di Ferentino chiuso per camorra, si attendono perizie

In Ciociaria iniziano a spazientirsi: è da mercoledì che sull'Autosole lo svincolo di Ferentino è chiuso, con ripercussioni non leggere sul traffico locale. Tanto che il presidente del Consiglio comunale della vicina Sora ha chiesto che si faccia chiarezza entro il 15 novembre. E invece si rischia che la chiusura si protragga più a lungo: il cavalcavia è sotto sequestro, in attesa di una perizia che potrebbe avere tempi lunghi perché la questione è delicata e potrebbe portare lontano.

Il problema è che lo svincolo di Ferentino è uno di quelli la cui realizzazione è stata affidata da Autostrade per l'Italia (Aspi) alle aziende legate a Mario Vuolo, pregiudicato sospettato anche di camorra. Le cose da capire sono due:

1. com'è stato possibile che negli ultimi anni queste aziende abbiano potuto ottenere appalti non trascurabili;

2. se è vero che ci siano carenze strutturali ("vizi di costruzione", li chiamano nel linguaggio ufficiale) delle opere realizzate da Vuolo.

Alla prima domanda, Aspi risponde che dalle carte degli appalti nulla risultava. La Procura di Roma lo sta verificando, ma resterà comunque una domanda: come mai anche all'Autobrennero stavano per assegnare un appalto a Vuolo ma alla fine gli hanno detto "no grazie"?

Sulle carenze strutturali, anche ad Aspi hanno più di un sospetto, anche se la sicurezza non sarebbe mai stata messa in discussione. Però avrebbero già fatto interventi, ottenendo certificazioni secondo cui è tutto a posto. Gli inquirenti non ne sembrano del tutto convinti e stanno predisponendo una perizia, che potrebbe avere tempi lunghi.

Si dovrebbe indagare non solo sulle saldature, tra cui quella che vedete nella foto qui sotto.

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Pare ci sia l'intenzione di andare a fondo su tutta la struttura del ponte. Sono controlli suggeriti dai racconti di un ex-dipendente dei Vuolo, che ha raccontato ad almeno quattro Procure i retroscena di ciò che accadeva nelle imprese di Vuolo e nei rapporti tra queste e Aspi. Finora è accertato che un dipendente di Aspi ha avuto atteggiamenti che lo rendono sospettabile di contiguità e per questo è stato trasferito. Ora le indagini vanno avanti.

Ma resta il nodo di come proteggere l'ex-dipendente dei Vuolo che ha denunciato tutto e ora, oltre a essere parte offesa nei procedimenti penali conseguenti, si sente in pericolo. Lui proprio in questi giorni è tornato alla carica con le istituzioni proprio per ottenere protezione e per autoproteggersi sta dormendo in auto nei pressi di palazzi romani ben sorvegliati.

  • Adriano |

    le pene ci sarebbero anche!….è la certezza della pena da scontare che non c’è!

  • Un italiano |

    Ci vorrebbero pene realmente severe e attribuite a persone di questo calibro. Come con i bambini, bisognerebbe insegnare le cose attraverso le punizioni. Questo soltanto possiamo fare oramai…

  • antonio |

    Non riesco a comprendere come mai i tuoi ultimi post su barriere, indagini, bulloni, serraggi e cartelloni con saldature non interessino ai più. Sono temi di sicurezza del traffico e della circolazione stradale. Spero che, almeno le inchieste, facciano luce su tutti questi brutti episodi che impoveriscono ulteriormente il nostro Paese. Grazie Maurizio per l’acutezza delle osservazioni puntuali ed evidenti.

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