Chiusa per indagini l’autostrada della sciagura del bus: la Procura fa controllare i guard-rail

Sono finiti intorno alle due di stanotte gli accertamenti supplementari disposti dalla Procura di Avellino sul
viadotto Acqualonga della Napoli Canosa, da cui il 28 luglio precipitò un bus
turistico facendo 39 morti. L'autostrada è rimasta chiusa per ore in entrambi i
sensi di marcia. Sugli esiti c'è per ora il massimo riserbo, ma si sa che le
verifiche, per la prima volta, hanno riguardato anche il guard-rail della
carreggiata opposta a quella su cui viaggiava il bus. Non si escludono ulteriori
chiusure notturne, che vengono comunicate tramite i notiziari sul traffico.
Tutto ciò conferma che la Procura sta indagando anche sulla concausa che ha
fatto diventare così tragico il bilancio dell'incidente: l'inadeguatezza del
guard-rail.
E ora si rischia anche che le verifiche proliferino su tutta la rete di Autostrade per l'Italia, ora che sono emerse le possibili carenze del tratto in cui è avvenuto l'incidente.

Infatti il procuratore capo di Avellino, Rosario Cantelmo, ha dichiarato esplicitamente che ora bisogna fare controlli non solo sul punto da cui è precipitato il bus (attualmente chiuso e sotto sequestro), ma anche dove il traffico scorre, per prevenire altre possibili sciagure. Segno che ora anche la Procura sospetta che l'incidente di Monteforte non sia un episodio sfortunato, ma sia dovuto a negligenze diffuse.