La Ferrari in testacoda anche in rettilineo. Ma la colpa è tutta di chi la guida

 

 

Se vi fate un giro su YouTube, vi accorgete che non mancano le immagini di Ferrari incidentate. Forse è l'ennesima declinazione di quel "turismo dell'orrore" che ha portato tanta gente in luoghi di omicidi mediatici come Avetrana e Cogne: non mi spiego altrimenti il fatto che sono piuttosto cliccati anche filmati dove si vedono solo i danni e non anche la dinamica dell'incidente, che invece è utile da vedere perché insegna qualcosa su come si sarebbe potuto evitare il sinistro. Il filmato che vedete sopra, invece, è uno dei pochi in cui l'incidente si vede "in diretta- Lo ha postato l'altro giorno da un ragazzo che, per pura coincidenza, ha incontrato una Ferrari che entrava sulla tangenziale di Bari e si è messo a riprenderla per quella passione pura che prende gli adolescenti. Non immaginava che di lì a qualche secondo nell'obiettivo si sarebbe materializzato un incredibile botto di quella stessa Ferrari.

Incredibile perché la supercar è entrata sulla tangenziale con molta cautela. Conosco bene quello svincolo e vi giuro che, se s'imbrocca la traiettoria giusta, è molto divertente. L'accelerazione di cui è capace una Ferrari fa il resto e la buona lunghezza della corsia di immissione fanno il resto, perché consentono di arrivare alla velocità di chi percorre la prima corsia senza doversi troppo preoccupare di guardare nello specchietto per dare la precedenza.

E invece quel guidatore si è tenuto prudentissimo. Nulla di male, anzi. Il problema è che subito dopo ha abbandonato la prudenza e ha fatto rovinosamente emergere tutta la sua incapacità.

Magari proprio per fare un po' di spettacolo davanti al telefonino dell'adolescente che lo filmava, si è lanciato in un sorpasso. Che sarebbe stato di per sé innocuo: in rettilineo, su strada a doppia carreggiata e asfalto drenante in buone condizioni che evitava qualsiasi rischio di acquaplaning (ammesso che ci fosse, ma in realtà stavano piovendo solo poche gocce). Ma il guidatore ha staccato tutti i sistemi elettronici di controllo della potenza (sulle Ferrari si può), ha schiacciato l'acceleratore bruscamente e non ha tenuto conto dell'equazione fondamentale della guida: più schiaccio l'acceleratore, più impegno l'aderenza longitudinale delle ruote, per cui sfrutto buona parte di quel capitale sempre limitato che è l'aderenza e non posso spenderne altrettanto in aderenza trasversale (quella che consente di girare e viene impegnata fondamentalmente dai movimenti dello sterzo). In gergo si chiama "sincro": sincronizzare i movimenti di mani e piedi in modo che man mano che si schiaccia l'acceleratore si toglie angolo di sterzo e viceversa.

E invece il guidatore della Ferrari ha contemporaneamente insistito sull'acceleratore e sterzato per cambiare corsia. Quando in ballo ci sono potenze elevate e un'aderenza non perfetta (l'asfalto drenante è una gran cosa, ma non si sottrae alla regola secondo cui l'acqua toglie comunque aderenza rispetto alle condizioni ottimali), sono manovre che portano al sovrasterzo di potenza: la vettura sbanda di coda. Più precisamente, la sbandata è arrivata nel momento in cui il guidatore sterzava verso destra, per allineare la vettura alla corsia su cui si era appena spostato per sorpassare. Infatti, la Ferrari ha sbandato verso destra (e meno male: se lo avesse fatto sulla prima sterzata, quella per spostarsi sulla corsia a sinistra, avrebbe tagliato la strada a chi sopraggiungeva sulla corsia di sorpasso).

Lo schianto sul guard-rail ha molto spaventato l'adolescente che filmava, ma in verità non è stato affatto terribile: comunque la velocità era bassa. Quindi, è stato "solo" un urto spettacolare.

Per evitare l'incidente, lo sterzo andava girato poco e con estrema cautela e sensibilità. Oppure bisognava avere tanta sensibilità e prontezza per capire subito togliere il piede sull'acceleratore. Ma queste sono cose che s'imparano solo avendo grande (e sottolineo grande) esperienza di auto potenti oppure con un serio (e sottolineo serio) corso di guida (perlomeno di guida sicura, ma con queste potenze in ballo penso sia meglio fare poi anche un corso di guida sportiva).

Per avere la miglior preparazione possibile, diciamo che occorrono quattro corsi. Con una spesa di 10-12mila euro. Una bella scoppola, non c'è che dire. Ma per chi ha i soldi per comprarsi una Ferrari è un solletico: equivale più o meno a un optional della vettura (senza contare che lo sventurato ferrarista ora dovrà spendere ancora di più per riparare la sua auto). E allora perché non regalarsi anche una bella preparazione alla guida? Perché dare ai polemisti lo spazio per invocare ancora una volta nuove regole, tipo un obbligo di iscrizione a questi corsi? Non dovrebbero bastare il buonsenso o un caldo consiglio del costruttore e del venditore?

  • Paolo |

    Concordo sull’errore di guida. Ma che dire della donna alla guida che supera in corsia di accelerazione e poio fa retromarcia in tangenziale?

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