Domenica scorsa l’Asaps ha lanciato l’allarme su un possibile ritorno delle stragi del sabato sera . Non è detto che sia proprio così: i dati non tengono conto della stagionalità e finora risulta alto solo il numero delle vittime e non quello – più significativo – degli incidenti gravi (il totale dei morti dipende anche da quanti passeggeri c’erano a bordo). Però la denuncia dell’Asaps è molto importante, perché nelle pieghe fa emergere il problema nascosto di questi mesi: in giro sono rimasti pochissimi etilometri. Pensate che il mese scorso persino i controlli ormai di rito all’uscita del Vinitaly di Verona sono stati pochissimi, proprio per questo motivo. Ed è assurdo che sia andata così persino in un evento-simbolo, di quelli in cui si fa anche ciò che poi non si riesce a fare tutti i giorni.
Com’è possibile? Il problema è che gli etilometri stanno troppo a lungo fermi per le revisioni obbligatorie (le cosiddette “visite periodiche”). Ma non era un problema risolto, per i cospicui investimenti fatti dalla Motorizzazione per banchi prova automatici?
Certo, ma innanzitutto può accadere che i banchi prova si guastino. Inoltre, quando va tutto bene dal punto di vista tecnico, ci pensa la cronica carenza di personale della Motorizzazione: non ci crederete, ma mancano gli addetti che provvedano a imballare e spedire gli etilometri dopo la revisione.
Effetti collaterali della spending review, che sta mettendo in ginocchio una struttura già debilitata da vari problemi. Come nel caso degli etilometri: addetti alla spedizione non ce n’erano già prima, ma adesso la carenza è diventata macroscopica. Come mai? Prima il “buco” era coperto da dipendenti privati mandati da aziende che noleggiano e gestiscono etilometri in uso ai Comuni: sono corrieri e in questo caso si occupavano anche dell’imballaggio. Adesso – immagino per comprensibili ragioni di sicurezza delle procedure – non è più consentito loro di lavorare negli spazi dei laboratori di prova. Dunque, possono solo presentarsi ai cancelli e prelevare gli scatoloni già pronti.