Sbarcano in Italia le patenti-truffa albanesi

Non è passato neanche un anno da quando è entrato in vigore l'accordo Italia-Albania sul riconoscimento reciproco delle patenti e già è emerso chiaramente il motivo per cui questo accordo si è fatto solo ora nonostante i rapporti fra i due Paesi siano intensi da quasi vent'anni: il rischio di falsi. Un rischio che in Albania è molto alto, a causa delle note e turbolente vicende dei decenni passati. La conferma è venuta dal fatto che si sono presentati alla Motorizzazione italiana albanesi residenti in Italia per convertire patenti per auto e camion conseguite nel loro Paese quando – facendo un po' di conti – erano ancora diciassettenni.

La direzione generale della Motorizzazione ha ricevuto segnalazioni da alcuni uffici periferici e il 28 maggio ha emanato una circolare (Prot. n. 0047905/23.18.01) per ricordare che nemmeno in Albania è possibile conseguire una licenza di guida per auto o mezzi pesanti quando si è ancora minorenni (cosa che invece è possibile in Francia): occorrono almeno 18 anni (19 per la patente C). Quindi, ogni caso sospetto va sottoposto alle autorità albanesi tramite le procedure previste dall'accordo di riconoscimento.