Fateci caso quando siete per strada: ormai i furgoni corrono come le auto. A volte anche di più. "Merito" dei progressi pazzeschi fatti dai motori e delle condizioni-capestro cui molti loro autisti sono sottoposti, per garantire che la preziosa corrispondenza che affidate ogni giorno ai corrieri arrivi sulla scrivania del destinatario entro le 10 del mattino, come promette la pubblicità. Da anni faccio notare che un furgone che tiene i 160 effettivi in autostrada è una mina vagante, perché pesa più del doppio di un'auto e non ha accessori di sicurezza il controllo elettronico della stabilità e l'antibloccaggio dei freni (che si stanno diffondendo solo sui modelli più recenti, come al solito con un bel ritardo rispetto alle auto). Più di recente si è aggiunta la notizia che gli autisti, per reggere i ritmi, a volte si aiutano con droghe. Ma i dati della campagna di controlli Pneumatici sotto controllo portata avanti da Polizia stradale e Assogomma aggiungono un ulteriore motivo di allarme, almeno in Puglia: i furgoni sono tra i veicoli con le gomme ridotte peggio.
Sarà per le clausole contrattuali capestro di cui sopra, sarà per ignoranza dei proprietari, sarà per quello che volete, ma sta di fatto che in aprile e maggio – su 77 furgoni controllati – il 5,5% aveva gomme consumate oltre il limite di legge (1,6 millimetri, che comunque è già "generoso" perché in realtà quando piove una gomma inizia a dare problemi già sotto i 3 mm), più di vetture (3%) e camion (in media, circa l'1%). E il 6,8% dei furgoni aveva pneumatici visibilmente danneggiati, contro il 3,4% delle vetture. I furgoni sono andati un po' meglio solo nella "fascia grigia" di usura (battistrada sotto i 3 mm ma ancora sopra 1,6): 27,4%, più o meno alla pari coi camion e contro il 31,8% delle vetture.
Interessante notare che i furgoni stranieri sembrano essere andati molto meglio, ma ne sono stati fermati talmente pochi che il campione diventa poco significatvi. Adesso attendiamo i risultati delle altre regioni.