Controllare se abbiamo abbastanza combustibile nel serbatoio, controllare se la radio sintonizzata sul canale che dà le notizie sul traffico più aggiornate, controllare se anabbaglianti e luci di posizione sono regolarmente accesi, togliere gli occhiali da sole e, infine, stare attenti a traffico e segnaletica che ci circondano. Questo dovremmo fare ogni volta che stiamo entrando in galleria (in una delle migliaia di gallerie che punteggiano un Paese montagnoso come l'Italia) secondo l'ultimo numero del "L'Automobile", la rivista dell'Aci. Sono tutte precauzioni che servono per evitare di causare un incidente ed evitare di piombare addosso a chi è stato coinvolto in un sinistro accaduto poco prima. Vi risparmio le ulteriori raccomandazioni su come chiamare i soccorsi, fuggire dal fuoco eccetera (Scarica Gallerie e ponti consigli Aci).
Nonostante tutto questo, ormai ci comportiamo come se stessimo nel salotto di casa. Al massimo, ci chiediamo come mai in quel punto vige un limite di velocità che giudichiamo basso ed è certamente basso in rapporto alla media dei veicoli in transito. Ma per il resto nulla: cose che facevano paura quarant'anni fa, come guidare col buio o appunto in galleria, al massimo ci danno un leggero fastidio. Sarà un po' per l'abitudine, un po' per il senso di protezione ed estraneità all'ambiente circostante che ci danno le auto moderne, silenziose, sofisticate e climatizzate. Ma la realtà è lì e comincia a poche decine di centimetri da noi.
Una realtà che deve preoccupare anche nelle gallerie più moderne: dall'ultima ricerca EuroTAP (fatta anche dall'Aci) emerge certamente un miglioramento rispetto agli anni scorsi, ma colpisce il fatto che in Italia siano state provate solo gallerie inaugurate lo scorso decennio (quindi costruite già con criteri di sicurezza avanzati) e che nonostante questo non sono certo perfette: hanno cose importantissime come buona ventilazione, rifugi e videosorveglianza, ma solo la più moderna in assoluta (la San Demetrio, sulla Catania-Siracusa) ha anche un sistema che segnala automaticamente il blocco del traffico in caso di emergenza. E, nel caso del tunnel piemontese di Claviere (sulla SS 24), la più vicina caserme dei vigili del fuoco sta a 41 chilometri di distanza.
Ovviamente dovete pensare che cosa accade nelle gallerie costruite nei decenni passati, anche se per quelle più lunghe è stato talvolta attivato un programma di ammodernamento secondo la direttiva europea 2004/54.