Sì, oggi è la prima volta che a Torino bloccano anche auto diesel recenti come le Euro 5, vendute sino a circa tre anni fa. E, se non avremo pioggia o vento per altri 10 giorni, ci sarà lo stop anche per le attuali Euro 6. Misure drastiche, ma che non devono sorprendere: in tutte le grandi città scattano in automatico al peggiorare della qualità dell’aria.
Bisogna distinguere tra le misure strutturali, in vigore di solito da ottobre ad aprile nei giorni dal lunedì al venerdì, e quelle che scattano solo in caso di allarme smog. Le misure strutturali hanno la funzione di prevenire gli allarmi e sono meno stringenti, tanto che al Nord fermano le diesel fino a Euro 3 e, in qualche caso, anche le Euro 4, vendute fino a una decina di anni fa. Ciò non mette al riparo dalle misure di emergenza.
Peccato che poi le diesel siano invece favorite ai fini dell’ecotassa sull’acquisto, che partirà a marzo. Ha senso? Sì: dobbiamo abbattere le emissioni di CO2, che causano i cambiamenti climatici. E su questo il diesel è ancora efficace. Ma ha il problema degli inquinanti come polveri sottili e biossido di azoto (quello del dieselgate), per i quali i Comuni più a rischio bloccano il traffico.
Ogni automobilista deve fare le sue scelte in base a dove circola e in che giorni.