Cani in auto – Le cinture non funzionano, protetti solo nei box

Per i nostri animali domestici faremmo di tutto. Così non solo spendiamo fior di soldi, come dimostra il fiorire dell’economia legata alle loro esigenze, ma anche tendiamo a proteggerli come non faremmo nemmeno con noi stessi. Lo dimostra il fatto che molti hanno acquistato le “cinture” per proteggere i cani in caso d’incidente, evitando che vengano sbalzati: incredibile in un Paese che l’anno prossimo celebra i 30 anni delle cinture obbligatorie per i passeggeri posteriori ma non riesce a farle allacciare quasi a nessuno. Peccato che le cinture posteriori per umani funzionino, quelle per cani no. Lo dimostra un test del Touring club svizzero.

In sostanza, nel migliore dei casi, la cintura per cani è troppo lunga e quindi l’animale arriva comunque a sbattere contro le pareti dell’abitacolo. La protezione migliore si ha con le ingombranti gabbie di metallo. E nemmeno le gabbie di plastica sono male.

In ogni caso, contrariamente a quanto la nostra ignoranza ci fa pensare, non ne va solo della vita degli animali. Ne va anche della nostra: se durante un urto frontale un cane viene proiettato in avanti, può schiacciare anche lui i passeggeri come se fosse un macigno. Esattamente come accade quando un passeggero posteriore viene sbalzato contro uno anteriore. Ma ovviamente noi ignoriamo entrambe le cose.

Ecco nei due file qui sotto i risultati completi.

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