Un seggiolino (il Recaro Optia) che si stacca dalla sua base Isofix (la SmartClick, dello stesso produttore) e un altro (il Jané Grand) i cui ancoraggi Isofix si spezzano rendendo inutilizzabile questo modello per bambini sotto i 18 chili (funziona solo se il seggiolino e il suo occupante vengono legati con la cintura dell’auto). L’ultima tornata di test di Altroconsumo in collaborazione con varie associazioni di consumatori e automobilisti europee individua ben due prodotti pericolosi, con relativa richiesta di ritirarli dal mercato e avvio di indagini interne alle aziende. Ora la domanda è: sapremo mai la verità?
Una domanda non casuale: è dal 2010 che attendiamo dettagliate spiegazioni sui problemi a caschi moto emersi da altri test di Altroconsumo. Le smentite della Motorizzazione lasciarono sempre dubbi.
E qui veniamo al punto: chi garantisce che la qualità dei prodotti che servono per la nostra sicurezza sia monitorata di frequente da un’autorità pubblica? In Europa il Dieselgate ha confermato che le autorità statali mirano soprattutto a difendere gli interessi dell’industria nazionale. In Italia si aggiunge la cronica carenza di uomini e mezzi della Motorizzazione, con organici dimezzati negli ultimi 15 anni e centinaia di ingegneri non sostituiti.
Alla luce di tutto questo, non stupisce che in Europa sia rarissimo vedere un’autorità nazionale imporre un richiamo.