Il Consiglio di Stato ha “bocciato” lo schema di decreto di legislativo sul riordino della burocrazia sui veicoli e del «documento unico», attuativo della riforma Madia (legge 124/2015, articolo 8, comma 1, lettera d).
Il parere richiesto dalla procedura (il n. 877/2017 spedito ieri) critica il testo sotto vari aspetti, richiamandosi anche alla segnalazione Antitrust dello scorso gennaio.
Nel mirino c’è soprattutto il fatto che non è stato costituito un archivio unico (con assorbimento nela Motorizzazione di 800 dipendenti Pra e mobilità per gli altri 1.700), per cui a regime non sarà possibile realizzare quei «significativi risparmi per l’utenza» che la legge delega (pur considerata ambigua dai giudici) richiede espressamente. Tutto ciò non sembra debba incidere sull’iter del testo, perché il Consiglio di Stato non esprime parere negativo ma si limita a raccomandare genericamente alcune modifiche.
Lo schema di Dlgs è da inizio marzo all’esame del Parlamento. Rilievi erano stato espressi dalla commissione Semplificazione la settimana scorsa.
Il 20 aprile potrebbe esserci anche l’esame in Conferenza unificata.