Nemmeno il tempo di dire che contro l’inquinamento da biossido di azoto (quello del Dieselgate) l’unico dispositivo che funziona sempre è il catalizzatore selettivo a urea Scr che già avevano inventato un modo per taroccare anche quello, per risparmiare sui rabbocchi dell’additivo: basta staccare la centralina che inietta questo liquido nello scarico e connetterla a un emulatore, in modo che i sistemi di autodiagnosi non diano il segnale di errore costringendo a ripristinare la regolarità dell’impianto. Che gli emulatori si vendessero sul web era noto. Meno nota era lo loro diffusione.
Ora le autorità svizzere, in due settimane di controlli mirati sull’asse autostradale più importante del Paese decisi a seguito di un’inchiesta giornalistica, ne hanno trovati 11. Tanti, se consideriamo che controlli del genere richiedono tempo e quindi si riesce a farne pochi in rapporto al numero di mezzi in transito.
Le prime statistiche dicono che i furbi sono prevalentemente dell’Est Europa e italiani. Sarà proprio così o gli svizzeri concentrano le loro attenzioni soprattutto su di loro?
Nel dubbio, una cosa è certa: da noi in Italia è ben più difficile scovare questi furbi. Alla Motorizzazione mancano 2-300 ingegneri anche per le attività di routine, figurarsi per questa che è una vera e propria indagine straordinaria. E, anche ad avere gli ingegneri, non avremmo gli impianti fissi di controllo che ci sono in Svizzera: noi abbiamo solo i Cmr (Centri mobili di revisione), autoarticolati ormai più che 15enni il cui semirimorchio è attrezzato come una linea di revisione, che non sempre funzionano. Ripararli è un’impresa, anche perché non di rado mancano i soldi. Infine, chissà se la presenza di emulatori si scopre anche durante una normale revisione come quella che riescono a fare i Cmr: le norme sulle revisioni sono ferme all’opacimetro degli anni Ottanta. Eppure, con le centraline di autodiagnosi imposte dalle direttive europee degli ultimi 15 anni, basterebbe un tecnico bravo con un buon apparecchio di lettura dei software per scoprire tante di quelle cose…