Meno incidenti, meno morti, meno feriti. Soprattutto in autostrada, nonostante il traffico stia consolidando il trend di ripresa. Dicono questo le stime preliminari istituzionali Aci-Istat sul primo semestre di quest’anno incidenti-stradali-stima-gennaio-giugno-2016. Dunque, pare si torni a migliorare, dopo l’inversione di tendenza segnata nel 2015. Ma siamo ancora molto lontani dal ritmo che ci vorrebbe per raggiungere l’obiettivo dell’ulteriore dimezzamento dei morti nel decennio corrente, dopo il dimezzamento già fallito lo scorso decennio (quando peraltro era più facile). Come al solito, le analisi ufficiali puntano il dito contro la distrazione, rimarcando che la Polizia stradale ha aumentato la vigilanza; ma cosa fanno vigili e carabinieri, che ormai sono le forze di vigilanza stradale nettamente preponderanti? Aumentate molto anche le multe per eccesso di velocità; qui per commentare ci vorrebbe qualche dato più specifico, ma intanto pare da escludere che la gente corra più di prima. Nessuno parla dello stato delle strade (che – come dire? – ogni tanto qualche morto lo fa) e dei soccorsi (che da anni la Ue chiede di migliorare, altrimenti continueremo ad avere morti anche per ritardi o inefficienze varie). Insomma, guardacaso le istituzioni glissano sulle carenze maggiormente imputabili a se stesse.
Ma le difficoltà nel raggiungere gli obiettivi fissati dalla Ue è un problema che hanno quasi tutti gli Stati europei. E la Ue stessa non pare molto intenzionata a fare la sua parte, almeno quando si tratta di far fastidio ai costruttori (sarà per tenerseli buoni dopo l’incomodo causato dal Dieselgate? in fondo le case automobilistiche se vanno in crisi possono fare disastri sociali, creando una marea di disoccupati): ha appena emanato linee guida su quali dispositivi di sicurezza diventeranno obbligatori nei prossimi anni. Il problema, nota l’Esc stile-memo, è che si parla solo di sistemi di frenata automatica, di ausilio al guidatore per sapere qual è il limite di velocità e di cicalini di allarme cinture slacciate, che già ora sono ampiamente alla portata dei costruttori, tanto che le vetture di gamma alta li hanno spesso di serie. E si danno troppi anni per adeguare anche le utilitarie. Nessun accenno, poi, a maggior protezione per i pedoni (con nuovi metodi di crash test e con diverso disegno delle cabine dei mezzi pesanti) e blocco automatico del motore se il guidatore è in stato di ebbrezza.