Risarcito per le code dell’esodo estivo sulla Salerno-Reggio. Ma il giudice condanna un gestore che non c’entra

Ma come si fanno le sentenze? Non è una domanda strumentale per lanciare il fatto che oggi sul Sole 24 Ore il collega Giovanni Negri dà conto della bizzarra idea che sta girando al ministero della Giustizia: i giudici deciderebbero la causa ma non scriverebbero le motivazioni della sentenza, lasciando pochi appunti ad avvocati indicati dagli Ordini che si occuperebbero della stesura. Credo che ben difficilmente si arriverà a una cosa del genere, salvo che il Paese arrivi davvero a mezzo passo dal baratro. Così la mia domanda nasce da un fatterello di cronaca assurdo ma vero.

Un automobilista è riuscito a ottenere dal giudice di pace un risarcimento per essere rimasto bloccato ore sulla Salerno-Reggio Calabria durante una domenica di esodo estivo del 2011. Era un anno in cui sulla tormentata arteria c'erano ancora tantissimi lavori in corso. Lo sapevano anche le pietre. Così come sanno anche le pietre che quell'autostrada è gratuita (questo è uno dei motivi per i quali ha una storia tormentata) e gestita dall'Anas. Invece il giudice di pace è riuscito a decidere come se fosse un'autostrada a pagamento, accordando il risarcimento.

Giurisprudenza rivoluzionaria? Mica tanto: quel giudice ha condannato la Sam, società della galassia Aspi che gestisce la Napoli-Salerno, autostrada a pagamento che con la Salerno-Reggio condivide solo la sigla (A3) e il fatto di esserle contigua.

Insomma il giudice non ha neanche capito dove si sono svolti i fatti sui quali ha emesso sentenza. Complimenti!

  • antonio |

    Caro Maurizio, lascio a te il compito di commentare il linguaggio atipico e “incazzato” usato dall’Anas nel suo sito ufficiale per il fake della foto “evidentemente falsa” apparsa su un presunto blog: http://www.stradeanas.it/index.php?/news/dettaglio/id/4590.
    All’Anas sono molto permalosi!?
    [risponde Maurizio Caprino] Di certo è un linguaggio mai visto in un comunicato ufficiale di smentita redatto da una fonte istituzionale: sono frasi che può pronunciare una persona umorale accalorata in un dialogo, ma un comunicato è un’altra cosa. A conferma di questo c’è il fatto che è sfuggito di citare l’elemento più immediatamente evidente per dimostrare la falsità della foto: i suvvoni americani in sosta sul presunto viadotto.

  • antonio |

    Bello questo articolo. Forse il Giudice non ha voluto incalzare le casse dell’Anas che piangono in continuazione. Il disguido della dicitura A/3 Napoli-Salerno Reggio Calabria è veramente un pasticcio che dovrebbe essere colmato con un Decreto del MIT. Ma se, come si dice, la SAM sarebbe interessata alla restante Salerno-Reggio Calabria almeno fino a Padula o Lauria Sud ….non ci resta che attendere gli sviluppi e allora ogni Giudice potrà bacchettare chi è stato in coda sulla A3.

  • Paoblog |

    Non mi stupisco di nulla. Si ricorderà forse di quando sono stato convocato come testimone (peraltro per un incidente che avevo subito) da un Giudice di Pace che neanche capiva chi erano le parti in causa ed erano gli avvocati a ricordagli le cose già dette. Questo giudice è sulla stessa lunghezza d’onda…
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    Oggi scrivevo sul mio Gruppo FB che “vorrei vivere in un paese normale; non chiedo neanche l’eccellenza, mi basterebbe la normalità. E la normalità passa anche da fatti come questi…
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    Come scrive Caterina Soffici nel suo libro “Italia yes, Italia no”: “Londra non è meglio dell’Italia. Ma a Londra io ho trovato la banalità della normalità. Qui si può finalmente uscire dall’emergenza continua, qui si può vivere normalmente. Ecco perché a Londra si vive peggio ma si sta meglio. Perché è un posto normale. È l’Italia a non esserlo più”.

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