Le tariffe Rc auto stanno scendendo. Non lo dicono le compagnie, poi prontamente rintuzzate dalle associazioni dei consumatori: il copione è stato spezzato da uno studio presentato l'altro ieri dai broker (Download AIBA Fantozzi 2013 osservatorio auto_DEF) e comunque tutti sanno che il calo c'è ma è dovuto in buona parte alla crisi, che ha fatto crollare il numero di incidenti denunciati. In ogni caso – come ha detto alla presentazione il direttore generale della Consap, Paolo Panarelli – il prezzo della Rc auto è un po' come la temperatura percepita e gli italiani di sicuro non lo percepiscono come basso (anche perché resta il più alto d'Europa, come hanno rilevato l'Antitrust prima e ora uno studio Boston Consulting commissionato dalle compagnie Download Boston Consulting Presentazione-studio-Confronto-sul-mercato-RCA-in-Europa).
Proprio per questo la gente è ancora attratta da improbabili scorciatoie per risparmiare. In questi giorni arriva la notizia di un'offerta molto insidiosa: polizze delle Generali, ma provenienti dalla Bulgaria, a prezzo stracciato. Non ho ancora capito se siano false (come quelle di tante compagnie fantasma viste soprattutto negli ultimi anni) o se siano vere. Ma il risultato è lo stesso: chi compra una polizza del genere risulterà comunque non assicurato, quindi andrà incontro alle pesanti sanzioni del caso e al dover pagare di tasca propria i danni in caso d'incidente.
Non bisogna fidarsi di chi garantisce che sono polizze valide, perché non possono esserlo su veicoli con targa italiana: è obbligatorio che siano emesse da una compagnia in qualche modo autorizzata a operare in Italia. Per essere sicuri che lo sia, l'unico modo è controllare l'elenco ufficiale sul sito dell'autorità di vigilanza, l'Ivass. E la filiazione bulgara delle Generali non lo è: il gruppo aveva avviato anni fa le pratiche per far autorizzare in Italia alcune controllate estere, ma poi è tornato sui suoi passi. Se anche le polizze di cui stiamo parlando fossero vere, il fatto che vengano offerte in Italia è frutto dell'eccessiva intraprendenza di qualcuno e non di una politica del gruppo.
Non fidatevi nemmeno se vi dicono che c'è la carta verde: quella serve solo per viaggiare all'estero. E per estero s'intende un Paese diverso da quello d'immatricolazione del veicolo (l'Italia, nel nostro caso), non da quello di emissione della polizza (la Bulgaria, nel nostro caso).