Chissà se Anna Maria Cancellieri e Maurizio Lupi resteranno al loro posto anche con l'imminente cambio di governo. Per noi è importante saperlo perché loro sono i due ministri che in questo momento hanno in carico le questioni più importanti che ci riguardano: reato di omicidio stradale, unificazione degli archivi dei veicoli, sicurezza delle strade. Se fossero sostituiti, è probabile che i tempi si dilatino.
La Cancellieri, il giorno di Capodanno, si era impegnata a portare in Consiglio dei ministri entro gennaio la proposta di istituzione del nuovo reato di omicidio stradale, portandosi subito appresso un sottosegretario a Infrastrutture e trasporti, Erasmo D'Angelis. Un impegno sospetto nella tempistica. E pure nel contenuto, tanto che la stessa Cancellieri un mese dopo si è silenziosamente corretta.
Quanto a Lupi, sta a lui attuare la generica previsione dell'ultima legge di stabilità, secondo cui gli archivi di Motorizzazione e Pra sono da unificare. Una previsione che giuridicamente è un pasticcio e dal punto di vista pratico risolve poco. Però la politica ha le sue esigenze (di marketing, spesso) e quindi Lupi ha messo lo stesso i tecnici del suo ministero a lavorare. La cosa s'inquadrava nella più ampia partita della spending review e del suo supercommissario Carlo Cottarelli, nominato da Enrico Letta e ora anche lui in attesa di conoscere il suo destino.
Secondo le indiscrezioni di ieri (ma si sa che nel toto-ministri le cose cambiano con i minuti), Lupi potrebbe essere riconfermato da Renzi. Potrebbe essere una buona occasione per dare quelle risposte sulla sicurezza in autostrada e sui pedaggi che finora non ha dato.
Resta infine la curiosità di sapere se Renzi da premier si riscatterà dagli scivoloni stradali che ha preso da sindaco di Firenze.