Multe e tasse pagabili tutte online entro il 31 dicembre 2015: lo prevedeva uno dei tanti decreti sviluppo fatti negli ultimi anni (in questo caso, a metà 2012) e ora sono arrivate le linee guida di attuazione. Ma credo sia più importante quello che le norme non dicono: avremo sempre casi in cui non si potrà pagare online o lo si potrà fare in modo sbagliato. Perché per fare le cose perbene occorrono archivi snelli ed efficienti, mentre la nostra burocrazia che si spartisce le fette del potere e della spesa se li tiene ben separati e preferibilmente poco comunicanti tra loro.
Così magari capiterà che qualcuno verserà secondo quanto risulta negli archivi, che è sbagliato e magari gli costerà una contestazione in futuro (e dovrà pagarne la sanzione, perché giuridicamente il cittadino resta responsabile anche dei calcoli che fa il sistema). O pagherà il giusto, che gli viene anche suggerito dal sistema, ma poi gli arriva lo stesso una contestazione (infondata). O, infine, non riuscirà a pagare online perché c'è una correzione da fare negli archivi.
Senza contare che poi ci sono novità legislative partorite e "vendute mediaticamente" come benefici per i cittadini ma poi difficilmente attuabili senza creare disguidi. Ne abbiamo un recente esempio: gli sconti sulle multe a chi paga entro cinque giorni, che a Roma stanno facendo ricevere nuovi verbali a chi si è già messo in regola tempestivamente.