Non poteva finire diversamente. Le irregolarità nei controlli di velocità in via Adige a Cardano al Campo erano tali che il giudice di pace non poteva che dare ragione a chi ha fatto ricorso. Anche nel Paese dell'incertezza del diritto com'è diventata l'Italia. E infatti è quel che è successo oggi.
Certo, l'avvocato del Comune sostiene che quello deciso oggi è solo il primo ricorso accolto su 14 finora arrivati a sentenza, ma è probabile che i 13 precedenti non fossero granché. Quel che è certo è che adesso ci sono pendenti oltre 40 (e potrebbero arrivare al centinaio) ricorsi tutti uguali e riferiti a violazioni identiche: sarebbe clamoroso se avessero esiti diversi da quello accolto oggi.
Tra l'altro, sono pendenti perché non è stato possibile riunire le cause, per una scelta di un giudice che non sembra il massimo dal punto di vista dell'efficienza della macchina della giustizia: pensate che adesso, tra rinvii vari, ci sono udienze spalmate per tutti i prossimi mesi. Senza contare che l'avvocato del Comune preannuncia appello. Possibile che non si prenda atto della realtà e si continui a spendere tempo e denaro in scartoffie? Possibile.