Oportet ut scandala eveniant, dicevano i latini. Scusate la citazione finto-dotta, ma stavolta ci vuole: il 27 novembre, sul supplemento alla Gazzetta ufficiale dell'unione europea, è uscito un corposo bando di gara redatto dalla Provincia di Novara l'appalto integrato di un servizio di rilevazione della velocità? Perché mai un bando di gara europeo? Perché è una cosa grossa: l'importo complessivo presunto è di 3,7 milioni di euro (3.777.682,80, per la precisione), più Iva. Ma dov'è la notizia, visto che comunque importi del genere si sono già visti quando l'ente non è un comunello qualsiasi? La notizia è che la cosa non era partita così: la Giunta era orientata verso una sperimentazione, che riguardasse un sistema di rilevazione della velocità media.
Molto economico a livello di compenso da riconoscere al vincitore (appena 1.000 euro al mese per il noleggio di ciascuna coppia di varchi necessaria a misurare la media), ma un salasso quanto a spese di gestione dei verbali e degli eventuali ricorsi: 35 euro per ogni registrazione in archivio di immagini e dati, 10 euro per ogni verbale stampato e spedito, 15 euro per ogni ricorso.
Non solo: la Provincia avrebbe riconosciuto l'1% del conto su cui transitano gli incassi delle multe e il 34% degli incassi della riscossione coattiva, affidata anch'essa all'aggiudicatario del servizio di rilevazione velocità.
Vi ricorda qualcosa? A me sembra una riedizione del pasticcio fatto dalla Provincia di Como, che si era sbilanciata un po' troppo a favore di una società privata, la Safety 21. Vedendo che i loro colleghi di Como erano stati costretti a cambiare fornitore per spegnere le polemiche nate sui media, anche a Novara hanno fatto marcia indietro e bandito la gara europea.
Adesso vedremo come andrà. Ma intanto è bene che il caso-Como sia venuto alla luce: è servito a Novara per correggersi in extremis.