Ha battuto un colpo. Nello stesso silenzio col quale aveva ignorato le critiche, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi è riuscito a far inserire nel decreto-legge approvato ieri a Palazzo Chigi la possibilità di "assumere fino a 50 unità di personale per implementare i controlli sulle concessioni stradali". Tradotto dal comunicato della presidenza del Consiglio, ci sarà un massimo di 50 persone in più per vigilare sui gestori autostradali, oltre a chi dovrebbe già occuparsene. e la qualifica di queste persone dovrebbe essere in linea con quanto richiede la direttiva europea 2008/96, che impone di effettuare controlli sin dalla fase di progettazione: un vero e proprio sistema di revisione, che da tempo crea non pochi grattacapi agli addetti ai lavori (e possibilità di lavoro e business per molti, però).
Un primo passo per occuparsi non solo dell'agibilità politica di Silvio Berlusconi (com'è suo dovere di appartenenza politica), ma anche dell'agibilità delle strade (com'è suo dovere istituzionale, assunto con un giuramento per il bene di tutti noi, val la pena ricordare ogni tanto).
Certo, Lupi – aldilà della doverosa partecipazione ai funerali delle vittime – non ha mostrato alcun segno d'interesse ad andare fino in fondo sulla tragedia del bus: non si è nemmeno degnato di fare quella cosa che non si nega mai a nessuno, ossia aprire un'inchiesta ministeriale. E allora viene il sospetto che queste 50 assunzioni servano solo a recuperare la cinquantina di uomini del superispettorato Ivca che finora sono rimasti "a piedi" nel passaggio dell'Ivca dall'Anas al ministero.
Sia come sia, ora Lupi dovrà garantire che il nuovo personale sia presto operativo e che le ispezioni partano da subito col personale già in organico: c'è tantissimo da fare. Anche in posti insospettabili.
Infatti, guardate questa foto, scattata dal collega Enrico Pagliarini.
Siamo sull'A1 in carreggiata nord, tra Modena e Reggio Emilia. Lo spartitraffico è stato ampiamente urtato in uno o più incidenti, che lo hanno spostato. Niente di grave per la sua tenuta: la barriera è trattenuta dal terreno nel quale dovrebbe essere stata ben infissa. Il problema sta nello spostamento, che può fare molto male agli automobilisti: un veicolo leggero che vada a strisciare sul guard-rail, lo impatterebbe con un angolo ben superiore a quello teorico, proprio perché la barriera è spostata.
Dopo un incidente del genere, chi si accorgerebbe dell'anomalia? Chi chiederebbe i danni ad Autostrade per l'Italia, che lascia lo spartitraffico in queste condizioni?