Nella sarabanda di fine legislatura che riempie queste ore, tutti i commentatori sono d’accordo, a prescindere dal potentato che li paga: questo Parlamento sta finendo in modo indecoroso. Gli esempi fatti da tutti sono due: la legge di stabilità gonfiata all’inverosimile in violazione di altre leggi che ci eravamo dati e le norme sull’incandidabilità dei condannati. Ma si potrebbe continuare fino ad arrivare a dettagli che non arriveranno mai sui giornali. Perché spesso la misura della decadenza sta nei dettagli.
Per quel che ci riguarda, il dettaglio è che ieri è stato comunicato il parere favorevole del Governo a concedere alla commissione Trasporti della Camera i poteri deliberanti sulla miniriforma del Codice della strada. Peccato che lo stesso Governo abbia annunciato da una settimana che sta per dimettersi e che ormai c’è tempo solo per far passare la legge di stabilità (che è un adempimento obbligato). Insomma, comunicare ora la concessione della sede deliberante equivale a conferire un premio alla memoria.
Certo, poi la miniriforma di premi ne meritava pochi, perché conteneva anche colpi di lobby che paiono affrettati. Come il via libera all’uso del Segway. Ma pare incredibile che certi pareri arrivino a orologeria, quando ormai non servono più.