Il Grande Fratello delle revisioni è ancora più in ritardo. Già un anno fa scrivevo che l'entrata in funzione di Mctc Net 2 avrebbe sforato i tempi previsti e per questo concludevo che i furbi avrebbero avuto ancora tanto tempo per far passare la revisione a veicoli non all'altezza o addirittura ridotti male. Ora, senza particolari clamori, arriva la notizia che la Motorizzazione (circolare protocollata con numero RU 26222 del 28 settembre) ha disposto un ulteriore rinvio, di sei mesi: nelle officine autorizzate alle revisioni la transizione al nuovo sistema sarà completata solo il 1° luglio 2014 e non il 1° gennaio dello stesso anno.
Sia chiaro: è apprezzabile il realismo con cui la Motorizzazione, vedendo le difficoltà tecniche legate al funzionamento di un sistema così sofisticato, sta prorogando i termini sin da ora. Nulla a che vedere con l'agenzia delle Entrate, che giusto ieri ha lasciato scadere il termine entro il quale le imprese potevano scegliere se abbandonare il proprio commercialista per affidare contabilità e adempimenti proprio all'agenzia stessa. Capite da soli che è una scelta delicatissima per un'impresa (in questo Paese, la diffidenza tra fisco e contribuenti è pressoché atavica), eppure l'agenzia non ha ancora emanato le disposizioni attuative del nuovo regime. Come fa, dunque, un'impresa a fare una scelta così importante senza conoscerne ancora le conseguenze nei dettagli?
Un'altra riflessione che viene da fare viene dalla complessità di Mctc Net 2: a furia di fare i furbi, ci siamo costretti a sopportare i costi e le complicazioni di un sistema tanto sofisticato (e speriamo che funzioni, altrimenti avremo solo fatto beneficenza a un po' di fabbricanti di apparecchiature d'officina). A dimostrazione che la furbizia non paga.