Proprio mentre la notizia del blocco aveva iniziato a circolare, è stato sbloccato l'invio delle "pecette" di aggiornamento di patenti e carte di circolazione a chi ha cambiato residenza o ha superato la visita di rinnovo della licenza di guida. Si è riusciti a recuperare un po' di soldi per far sì che la Motorizzazione garantisca questo servizio, comodo per tutti e fondamentale per chi rinnova la patente e deve guidare all'estero (dove non vale esibire il certificato del medico che ha dato l'ok). Tutto è bene quel che finisce bene? Mica tanto: la vicenda, con questi chiari di luna, potrebbe ripetersi. E comunque fa emergere un nervo scoperto del sistema.
Infatti, da anni il Tesoro si appropria di buona parte di quanto la Motorizzazione incassa dai cittadini che chiedono una pratica di sua competenza. In pratica, è una tassa occulta: paghiamo per ottenere un servizio (tanto che il versamento avviene sul conto corrente postale 9001, intitolato "Diritti Motorizzazione"), ma poi i soldi non vanno a coprire il costo di tale servizio, finendo nel calderone indistinto della fiscalità e della spesa pubblica.
Di solito, il Tesoro lascia alla Motorizzazione un po' di fondi per "campare". Con la crisi, si è preso tutto, determinando il blocco dei servizi. Un blocco sfiorato più volte in passato, sempre per esaurimento fondi. Periodicamente, poi, un blocco si realizza nella distribuzione delle targhe (non ci sono soldi per stamparne) e si tampona spostando scorte di magazzino da una provincia all'altra. Ora nulla fa immaginare che nei prossimi mesi non si rischi ancora.
La conseguenza più grave, vi accennavo, riguarda chi ha superato la visita di rinnovo e deve guidare all'estero (l'unico modo per risolvere il problema è pagarsi un duplicato patente e sperare che lo stampino tempestivamente). Ma c'è un'ingiustizia in tutti i casi di rinnovo: la gente paga 9 euro sul conto 9001 e ha diritto alla "pecetta". Meno colpito chi cambia residenza: di fatto, non va incontro a sanzioni e la pratica che ha effettuato è gratuita.
In tutte queste difficoltà (sia per i cittadini sia per chi deve controllarli su strada), l'Asaps ha suggerito di affidare la distribuzione delle "pecette" alle agenzie di pratiche auto (che già da anni lamentano di dover fare da digitatori per la Motorizzazione nelle pratiche che effettuano direttamente in sede, come immatricolazioni e passaggi di proprietà). Siete d'accordo?