Come si fa a ritrovarsi dieci verbali sul groppone senza saperlo? Sono cose che capitano, certo. Ma di solito i protagonisti sono persone che le inventano di tutte pur di sfuggire alle notifiche. Nel caso che vi racconto, invece, no: parliamo di un appartenente alle forze dell'ordine, che da anni sta a Roma in una casa dove risulta regolarmente residente e ha il suo nome in bella vista su citofono, campanello e cassetta postale.
Nonostante tutto questo, lo sventurato ha scoperto solo per caso che gli risultavano notificati 10 verbali: l'undicesimo gli è stato consegnato da un postino normalmente diligente e si riferiva alla mancata indicazione del conducente (per la decurtazione dei punti) per una delle infrazioni precedenti. Una comunicazione impossibile da fare, visto che l'interessato nulla sapeva di quell'infrazione commessa con la sua auto.
Com'è possibile una cosa del genere?
In un solo modo: l'incaricato della notifica deve attestare che il destinatario è introvabile, nel senso che non ci sono nemmeno una cassetta postale o una porta di casa in cui lasciargli un avviso. Solo così la notifica è valida anche se "effettuata presso la casa comunale": si affigge l'avviso sull'albo del Comune e, se l'irreperibile non va a leggerselo, ne subirà le conseguenze.
Per il protagonista della nostra storia è stata seguita proprio questa procedura. Ma lui è sempre stato reperibilissimo. L'unica spiegazione possibile è che ci sia qualche notificatore "distratto". Aprire un'inchiesta non è difficile: basta vedere se nell'albo ci sono persone che nello stesso periodo avrebbero dovuto ricevere notifiche dallo stesso incaricato. Attendiamo novità.
Ricordo che la notifica è un diritto elementare del cittadino. Ed è diventata fondamentale da quando ci sono i controlli automatici: c'è gente che commette la stessa infrazione ogni giorno, per cui se sapesse in tempi rapidi che la sanzione è certa non la commetterebbe più. Con beneficio non solo per le sue tasche, ma anche per la sicurezza e/o il traffico.