Ieri sul Raccordo anulare di Roma c'è stato un Far West: una banda di rapinatori aveva fermato un malcapitato automobilista mostrandogli una placca metallica simil-polizia, ma poco dopo – somma sfortuna – sono passati poliziotti veri ed è scattato un inseguimento molto movimentato. La domanda sorge spontanea: si è obbligati a fermarsi quando qualcuno mostra una placca? La risposta è no. Assolutamente no (ovviamente salvo che si tema che i banditi possano colpire con armi da fuoco, ma è raro che ciò accada se non si trasporta un tesoro a bordo).
Infatti, la placca fa molta scena (ricorda i telefilm americani), ma per il Codice della strada non ha alcun valore. Le uniche cose che hanno rilevanza sono la divisa e/o la paletta.
La questione è chiarita dall'articolo 24 del Regolamento di esecuzione del Codice, che stabilisce come va intimato l'alt. Per questo, impone l'uso della paletta a tutti gli agenti che non siano in uniforme: bisogna mostrarla "in modo chiaramente visibile" al conducente da fermare. Se gli agenti sono anche loro in movimento su un veicolo (non importa se di servizio o privato), devono sorpassare chi intendono fermare e mostrargli la paletta dal loro finestrino. Non basta: una volta che ci si è fermati, va esibita "la speciale tessera rilasciata dalla competente amministrazione" (quindi nessuna placca, che può servire in altre circostanze non connesse alla circolazione stradale).
Per chi è in divisa, le cose sono più semplici: si può intimare l'alt anche col fischietto, con un segnale luminoso (in genere, una torcia) o semplicemente con le mani. Nessun obbligo di paletta (anche se nella prassi si usa – giustamente – molto anche in questi casi) o di esibire la tessera dopo l'alt.
A questo punto, obietterete che si può anche esibire una paletta falsa. Tanto più che mentre si guida non è facilissimo riconoscere a distanza una paletta falsificata, a meno che non sia un tarocco davvero grossolano. Vero. Per ridurre i rischi, ricordate che (sempre per l'articolo 24) la parte rotonda della paletta deve avere un diametro di 15 centimetri, essere di materiale rifrangente plastico o metallico su entrambe le facce e avere la parte centrale rossa con diametro di 10 centimetri e con al centro lo stemma della Repubblica (la stella contornata dalla ruota) disegnato con tratto nero. Sulla parte rotonda che resta bianca, ci devono essere perlopiù due scritte: in alto quella col nome dell'amministrazione di appartenenza (ministero dell'Interno, ministero della Difesa, Comune di… eccetera) con lettere nere alte 1,4 centimetri, in basso quella col nome del corpo (Carabinieri, Polizia, Polizia municipale eccetera) con lettere nere alte 1 centimetro (0,5 per la riga superiore, qualora il nome del corpo occupi due righe). Il manico dev'essere bianco, lungo 30 centimetri e, soprattutto, deve avere inciso un numero di matricola.
Regole a parte, va detto che spesso anche le pattuglie in borghese quando devono fermare qualcuno usano esporre un lampeggiante blu, per non cogliere troppo di sorpresa chi sta guidando ed evitare quindi che possa spaventarsi. Ciò è vero soprattutto quando si fanno servizi di polizia stradale: per esempio, anche le (ormai rare) auto-civetta munite di Provida (telecamera che documenta infrazioni e rileva la velocità) sono state dotate di lampeggianti integrati su parabrezza e lunotto, dopo le polemiche del 2001-2002 su certi fermi "avventurosi".
Gli equipaggi che invece sono impegnati in altri servizi (per esempio, antidroga, antirapina eccetera) magari non usano alcun lampeggiante, perché devono restare il più possibile in incognito (anche per una ragione di sicurezza: un bandito potrebbe far fuoco se li riconoscesse). Ma resta il fatto che per l'alt sono obbligati a usare la paletta. A volte non lo fanno, sempre per timore di essere riconosciuti, ma sono eventi che a una persona normale capitano ben difficilmente e comunque non c'è alcun obbligo di fermarsi. Né si rischia di beccarsi un proiettile: le forze dell'ordine ci pensano sempre due volte prima di usare le armi (le eccezioni, come il caso-Spaccarotella, sono pochissime e quasi sempre evidenziate nelle cronache) e comunque tendono a farlo solo se l'inseguito dà l'impressione di sparare a sua volta.
Ben diverso è il non fermarsi all'alt regolarmente intimato: la multa va da 80 a 318 euro (decide il prefetto, perché questa è una delle poche infrazioni in cui non è ammesso in automatico il pagamento del minimo entro 60 giorni) e si perdono tre punti. Se poi si forza un posto di blocco (di quelli con segnali ed eventuali birilli, transenne eccetera) le cifre diventano da 1.256 a 5.030 euro e si perdono 10 punti, con possibilità di denuncia penale se viene ravvisato anche un reato previsto dal Codice penale.