E se Licitra pagasse le spese mediche per il suo ricovero, visto che era senza casco? Questa è la provocazione lanciata da SicurMOTO alla notizia che il famoso tenore era grave dopo quella che sembra una banale caduta da uno scooter. Premesso che dobbiamo tutti augurarci che Licitra guarisca e bene, proviamo a seguire questa riflessione: scopriremo che, in epoca di manovre economiche disperate e di spesa pubblica comunque altissima per la sanità (tanto che ogni tanto si riaffacciano i ticket da pagare anche per il pronto soccorso), il sistema non è fatto per prevenire i ricoveri da incidente stradale.
Giuridicamente il problema di penalizzare economicamente il cantante non si pone: si sarebbe posto solo se egli non fosse stato responsabile dell'incidente, perché a quel punto avrebbe chiesto un risarcimento assicurativo, che gli sarebbe stato decurtato in relazione al maggior danno che Licitra ha fatto a se stesso non mettendosi il casco. In altri termini, gli sarebbe stato pagato solo l'infortunio che verosimilmente avrebbe riportato se avesse rispettato l'obbligo di proteggersi la testa.
Quello che però SicurMOTO fa notare è che Licitra è in cura a spese della collettività per un incidente che potrà anche essere stato causato dalla sfortuna, ma le cui conseguenze sono state molto aggravate da una sua colpevole trascuratezza. La necessità che siano gli stessi utenti della strada a coprire almeno in parte i costi dei ricoveri per incidente stradale c'è da sempre ed è stata fin qui arginata imponendo un contributo al Servizio sanitario nazionale su tutte le polizze Rc auto. La partita viene considerata chiusa in questo modo. E magari, se i conti della sanità peggiorano, si chiede di ritoccare il contributo. Ma il tutto ha una logica solo "a consuntivo": di prevenzione c'è ben poco. Per questo forse è bene mettere mano a un sistema che consenta di far pagare la differenza a chi aggrava le sue condizioni non proteggendosi. Certo, non sarebbe facile calibrarlo e applicarlo. Ma se almeno cominciassimo a discuterne?