Succede, ma di solito lo sanno in pochi. Stavolta no: il fatto che pattuglie della Stradale vengano dirottate dalla viabilità ordinaria all'autostrada è stato denunciato da un sindacato di polizia, il Silp-Cgil. Da quanto mi segnala il sempre solerte Gennaro Grimolizzi, i sindacalisti ne fanno soprattutto una questione locale: gli uomini vengono dirottati dalla pericolosissima SS 658 (Potenza-Melfi-Foggia, superstrada per modo di dire, dove convivono trattori, camion e pendolari Fiat) alla Salerno-Reggio. In realtà, capita anche altrove. Come mai?
Da anni è stata fatta una scelta precisa, anche se non troppo pubblicizzata: data la carenza di uomini, si concentra la Stradale sulla grande viabilità e si lascia il resto a Carabinieri e polizie locali (vigili). Per grande viabilità dovrebbero intendersi anche le strade statali, perlomeno su itinerari dove non c'è un'autostrada che scorre più o meno parallela. Però a volte - tra malattie, permessi, assenze per testimoniare nei tanti processi nati da loro indagini (sì, occorre andare di persona a ripetere che cosa si è scritto nelle carte e questo è un appuntino da prendersi in vista della "riforma epocale" della giustizia) – gli uomini sono ancora meno, non abbastanza nemmeno per coprire i servizi in autostrada. E allora si racimolano pattuglie da fuori, perché l'autostrada è più importante e ci sono da onorare le convenzioni con i gestori.
Così è, si voglia o no. E lo si sa bene, tanto che da anni si cercano procedure e strategie per automatizzare il più possibile sia i controlli su strada sia le procedure in ufficio. Date le scarse risorse in campo, pare funzionare, se è vero che giusto lunedì scorso il servizio Polizia stradale ha vinto il Premio qualità nella Pubblica amministrazione (Scarica COMUNICATO premio qualità). E proprio l'altro giorno, nell'ambito di questo processo di riorganizzazione, è stata diramata un'ulteriore, corposa direttiva. Però l'attività di polizia è tra quelle in cui la tecnologia può supplire fino a un certo punto alle carenze di organico. Probabilmente, questo è ancora più vero proprio sulle strade ordinarie: in autostrada il Tutor ha già dato risultati (abbassando la velocità si sono ridotte pure altre infrazioni da guida aggressiva, anche se ne sono aumentate altre da guida distratta), sulle statali è molto più difficile installarlo (per esempio, avete più avuto notizie dell'annunciata sperimentazione Anas su Romea, Pontina e Domiziana? e comunque su tante arterie il controllo della velocità media non è tecnicamente fattibile). Quindi, paradossalmente, ci vorrebbero più uomini proprio sulla viabilità ordinaria.