Funzionerà questo rilevatore di stanchezza di cui questi giorni si vanta (in modo abbastanza discreto, per la verità) la pubblicità della nuova Volkswagen Passat (che in realtà è un restyling della precedente, nobilitato però da una robusta iniezione di nuovi dispositivi avanzati per la sicurezza)? Dispositivi del genere iniziano a far capolino su vetture di fascia alta e medio-alta (ci sono anche le Volvo S60-V60 e qualche Mercedes), quindi la domanda credo sia interessante. La risposta, come al solito è: sì, ma non bisogna affidarsi ciecamente a questi dispositivi e occorre sapere esattamente quanto ci si può contare.
Innanzitutto, i rilevatori di stanchezza si basano sulla lettura delle strisce della segnaletica, per capire se si sta procedendo nel modo lentamente ondeggiante tipico di chi è vicino al colpo di sonno. Quindi, se le strisce sono carenti (cosa non infrequente sulla viabilità ordinaria italiana), va tutto a pallino. Lo ha scritto anche "Quattroruote" (fascicolo di gennaio, pagina 201), che ha avuto modo di fare qualche prova.
Inoltre, bisognerà vedere come funzionerà il rapporto tra guidatore e dispositivo. Mi spiego: un rilevatore che sia regolato per dare l'allarme alle prime avvisaglie di stanchezza potrebbe essere ritenuto non credibile dal conducente e ignorato. Vai a spiegare a un guidatore normale che il sonno è subdolo perché colpisce quando credi di essere ancora in grado di proseguire. In casi del genere, meglio poter contare sull'allarme per il cambiamento involontario di corsia (chiamato Lane assist, Lane departure warning o con altre espressioni analoghe, dipende da casa a casa), che non solo attira l'attenzione ma agisce anche sullo sterzo iniziando a correggere la traiettoria. Peraltro, un dispositivo del genere può essere utile anche quando il colpo di sonno non è preceduto da ondeggiamenti o questi non sono percepiti dal rilevatore di stanchezza. Ma, mentre quest'ultimo è offerto tendenzialmente di serie, l'assistente di corsia è optional e non è così scontato che tutti si rendano conto che è un complemento consigliabile (con l'avvertenza che anch'esso non funziona quando le strisce si vedono poco o non esistono).
Idem per i sistemi di frenata automatica: Volkswagen e Volvo offrono quelli che rilevano gli ostacoli a bassa velocità, ma poi per avere risultati anche ad andature superiori occorre scegliere (e pagare sui duemila euro) l'Acc (cruise control attivo).