Mercoledì scorso a Roma l'indagine di Bimbisicuramente (http://www.bimbisicuramente.it/area-stampa/comunicati/DLAB_BA_ComStampa_BIMBISICURAMENTE_101018el.pdf) ha fatto venir fuori che i troppi genitori che non mettono i figli sui seggiolini si giustificano spesso dicendo che "sono solo pochi minuti di viaggio". La sera dopo, a Sesto Fiorentino, un bimbo di nove anni era in auto appunto per uno spostamento di pochi minuti, ma ora è in ospedale e, nonostante sia uscito dal coma iniziale, si teme ci debba restare a lungo. Che cosa è successo? Gli avevano fatto indossare la cintura, ma senza il seggiolino. E ha avuto la sfortuna di trovare di trovare sulla sua strada una Jaguar con a bordo rom serbi muniti di attrezzi da scasso e inseguiti da una Volante, che a un incrocio hanno travolto la Toyota Yaris col bimbo a bordo. E' stato un urto laterale, quindi di quelli è importante avere una protezione di fianco, come quella che bene o male danno i seggiolini grazie soprattutto al loro schienale-poggiatesta e che invece non danno i "rialzi" (cioè i "cuscini" di plastica su cui vengono fatti sedere i bimbi per portarli a un'altezza compatibile con l'uso della cintura presente a bordo), che la gente tende a usare (quando li usa) per i bimbi sopra i cinque anni.
Non possiamo sapere se nell'incidente di Sesto Fiorentino il bimbo avrebbe effettivamente riportato meno danni se avesse viaggiato su un seggiolino. Né possiamo escludere che l'uso della cintura abbia comunque contribuito a limitare i danni. Ma l'episodio ha drammaticamente dimostrato che c'è in giro gente disposta a mettere in pericolo la vita altrui per un semplice furto. Cosaì, illudersi di essere al sicuro perché tanto si deve stare in auto pochi minuti è pericoloso. Per noi e per i nostri amati figli.
P.S. 1: dell'incidente di Sesto Fiorentino c'era notizia sul "Corriere della Sera" di venerdì scorso, ma era trattato come una semplice notizia di cronaca. Probabilmente, dato anche l'orario dell'incidente, non si poteva approfondire di più e l'indomani il collega era già impegnato ad asfaltare altre pagine. Resta da chiedersi a che serva la cronaca pura, tanto più oggi che sembra debordare (vedi il caso-Avetrana).
P.S. 2: sono in corso accertamenti, ma pare proprio che la Jaguar fosse stata intestata (peraltro da pochi giorni) a un prestanome. Dunque, un esempio lampante della necessità di fare presto a emanare le norme di attuazione della parte di riforma del Codice che vieta le intestazioni fittizie.