L'autostrada non è una pista. Affermazione banale, a prima vista: rimanda a un generico concetto di prudenza, che fa poca presa. Ma sentite questa: ieri sull'autostrada Adriatica, all'altezza di Cerignola (uno dei tratti più veloci prima dell'avvento del Tutor), è morto un 22enne cercando di saltare giù da un camion. Un tentativo folle, dovuto probabilmente alla volontà di lasciare il camion prima di essere scoperto: si era nascosto a bordo per entrare clandestinamente in Italia.
Credo di avervi già raccontato di una quindicina di anni fa, quando sullo stesso tratto di notte c'erano clandestini a piedi sulla corsia di emergenza, i contrabbandieri impazzavano sul filo dei 230 all'ora e sull'asfalto si spiaccicava qualche ladro intento a rubare su camion in corsa.
Tutto questo per dirvi che in autostrada possono accadere anche cose assolutamente imprevedibili. Che vanno ben oltre il concetto di imprevisto che siamo abituati a valutare (auto che ci taglia la strada all'improvviso perché il guidatore è al cellulare, camion su cui scoppia una gomma eccetera). E, soprattutto, sono cose di solito meno visibili: un veicolo che sbanda si vede di sicuro, un pedone non è detto.