Domani sarà il gran giorno: per quel che mi risulta, il dipartimento Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno emanerà la maxi-circolare attuativa della maggior parte della riforma del Codice della strada, che entra in vigore dopodomani. Gli addetti ai lavori aspettano il documento con ansia, direi: le novità sono talmente tante e di difficile applicazione che in questi giorni tutti si consultano con tutti, anche per ipotizzare i contenuti della circolare, che poi di fatto sono a cura degli uffici centrali della Polizia stradale e della Motorizzazione/ministero delle Infrastrutture e trasporti.
Tra i punti più dolenti, c'è una domanda: entrerà in vigore domani anche la distanza minima di un chilometro fra il segnale di limite di velocità e la postazione di controllo (fuori dai centri abitati)? Se sì, verranno a galla bei problemi. In pratica, occorrerà anticipare un bel po' di segnali di limite di velocità, cosa che però non si può fare in poche ore sotto Ferragosto.
A regime, avremo il paradosso che per tutelare gli utenti della strada imporremo loro limiti bassi centinaia di metri prima del necessario, col rischio che qualcuno si senta preso in giro e riacceleri proprio dove ci sono il pericolo il rilevatore di velocità.
Nell'immediato, avremo un altro paradosso: controlli con contagocce nelle regioni in cui l'Anas una decina di anni fa ebbe la pessima idea di disseminare le strade di segnali "limite 90 all'ora". Lo fecero per ricordare alla gente che sulle statali (compresa buona parte delle superstrade) il limite non è più 110, com'era fino all'epoca Ferri (1988) e com'è solo sulle poche arterie a doppia carreggiata che hanno ottenuto lo status di extaurbana principale. Un'iniziativa diseducativa: i conducenti ignoranti (la maggior parte, temo) continueranno a credere che il limite generale sia diverso da 90, altrimenti non si spiegherebbe perché viene segnalato esplicitamente. Non parliamo poi dei costi. Ora si aggiunge il fatto che ognuno di questi segnali inutili creerà dopo di sé una zona franca di un chilometro, in cui non si potrà controllare la velocità. Se contiamo anche le zone franche dopo ogni segnale di limite legittimo e consideriamo pure che (dal 2007) ogni postazione va presegnalata (a una distanza variabile secondo il limite e con ripetizioni dopo eventuali intersezioni, si capisce che per trovare una posizione legittima in cui appostarsi le forze di polizia dovranno faticare non poco. Auguri!