Troppi tagli, soffochiamo! Questo stanno gridando davanti alle telecamere i sindaci lombardi oggi, gran giorno scelto per la protesta contro il patto di stabilità che limita le spese dei loro Comuni. A molti cittadini-guidatori questo sta ispirando un pensiero malizioso: "Ma allora i soldi delle multe non bastano più! O, bene che vada, i sequestri di apparecchi ordinati dalla magistratura hanno bloccato gli incassi". Me ne sono convinto perché nelle ultime settimane abbiamo discusso molto di indisciplina di chi guida e abusi di chi controlla, senza arrivare a una sintesi che metta d'accordo le opposte fazioni. E allora ecco una modesta proposta.
Partirei da questo bilancio dell'operazione "autovelox trasparenti" messa in atto dal Comune di Cittadella (Padova) a partire dal 2006 (Scarica Cittadella Lettera 30-03-2010), che ha fatto diminuire sia gli incidenti sia le multe. E propongo a sindaci e assessori di buona volontà di tirare fuori carte e cifre per dimostrare la correttezza e la buona fede del loro operato. Solo così potranno tacitare chi li accusa di aver voluto solo fare cassa col pretesto della sicurezza stradale. Naturalmente, potranno essere convincenti solo se saranno in grado di tirare fuori le carte giuste, quelle che indicano l'esistenza di un piano di azione serio e motivato. Quindi dovranno dimostrare di avere almeno:
– una determina dirigenziale (o un altro atto) che individua sulla base di cifre precise e comparate quali punti delle strade del loro territorio sono i più pericolosi e per quali cause (solo così si potrà dimostrare di non essersi fatti suggerire il da farsi da noleggiatori privati pagati a percentuale e quindi interessati solo ad aumentare il numero delle multe);
– uno studio completo sugli effetti dei controlli automatici (andamento del numero e della gravità degli incidenti e trend del numero di multe e della loro tipologia).
Naturalmente, non si potranno trincerare dietro un improbabile segreto d'ufficio o, peggio ancora, dietro un decreto prefettizio che individua il tale tratto fra quelli su cui sono stati autorizzati i controlli automatici su velocità e sorpassi: sappiamo ormai che molti decreti emanati dall'inizio (autunno 2002) fino a metà 2009 non erano sufficientemente motivati (a proposito, nelle prossime settimane v'informerò sul caso-Torino) e in qualche caso sembravano modellati apposta per accontentare i singoli Comuni che chiedevano di installare un autovelox, senza tanto sindacare sui motivi dell'installazione.
Dunque, cari sindaci, tirate fuori le carte. E voi, cittadini che seguite questo blog, pretendete che mi mostrino queste carte prima di iniziare proteste o alimentare discussioni sui veri o presunti appetiti dei Comuni. Solo così chi aveva ragione potrà dimostrarlo e le polemiche potranno finire.