La scena è simile a quando arrivate a Linate o Fiumicino e un tassista abusivo vi si avvicina furtivo per biascicarvi la sua offerta di servigi. Ma qui è molto peggio: secondo quanto ha scoperto "Quattroruote" (http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=237833), i turisti che escono dai "templi" della Ferrari a Maranello si sentono offrire il noleggio di una supercar col Cavallino, per un giro sulle strade della zona. I risultati li vedono gli abitanti, sulla loro pelle. Noialtri possiamo averne un'idea su YouTube, rischiando molto meno per fortuna.
Guardando tra i filmati, il più significativo mi pare quello che inserisce Paoblog a illustrazione della notizia (http://paoblog.wordpress.com/2010/03/16/lultima-moda-di-quelli-che-si-credono-alonso-ma-sono-solo-imbecilli/). Mi pare infatti che emergano due cose.
1. Le strade attorno a Maranello (come quelle di buona parte del Nord) sono del tutto inidonee per divertirsi al volante (a prescindere dalla velocità): troppe case ai bordi della carreggiata per assaporare un minimo di sapore della guida. Questo a prescindere dal traffico, che poi al Nord è quasi sempre sostenuto. Per avere un po' di respiro in più, occorre seguire la strada ancora per un bel po', verso l'Abetone, spartiacque tra Modenese e Pistoiese: lì i centri abitati si diradano e la strada perde buona parte della sua funzione di supporto all'economia.
In ogni caso, ci si rende ben conto che i limiti di velocità di 50 all'ora attorno a Maranello non sono assurdi. Assurdo è l'aver usato strade statali come asse di sviluppo urbano, senza aver creato credibili alternative viarie. Pensiamoci prima di maledire autovelox e Comuni che fanno cassa. Da questi ultimi dovremmo pretendere politiche urbanistiche migliori.
2. Il "pilota" che si vede guidare una Testarossa non sa nemmeno tenere il volante in mano: si vede chiaramente che sposta le dita anche in curvette che invece richiederebbero di tenerle ben fisse. Un errore tecnico fondamentale sempre. Figurarsi quando si guida un modello che risale all'84 come la Testarossa, il cui grado di sicurezza attiva e passiva risente inevitabilmente della datazione, anche se la vettura fosse in condizioni perfette. Le immagini mostrano che tutti si sentono piloti quando hanno centinaia di cavalli sotto al piede. Purtroppo non basta e non auguro a nessuno di impararlo a proprie spese, perché ci si fa male davvero.